Preparazione alla Pasqua nella diocesi di Brescia

Essere al plurale

 Essere al plurale  QUO-060
15 marzo 2021

Il verbo “essere” si può declinare in tanti modi, ma quelli scelti dalla diocesi di Brescia per la preparazione alla Pasqua sono quanto mai originali e soprattutto pertinenti rispetto al momento che stiamo vivendo a motivo della pandemia, con la città lombarda e quella Chiesa locale che ne stanno ancora attraversando i momenti più duri. Voce del Verbo…, laddove la maiuscola ovviamente non è un errore tipografico, è infatti il titolo di questo cammino di Quaresima per famiglie, realizzato dalle Aree diocesane per la mondialità, per la società e per la crescita della persona, e dal seminario diocesano di Brescia.

Il verbo in questione viene dunque declinato in diverse accezioni e in più modi nel corso delle settimane di Quaresima: “Essere essenziale”, “Essere con…”, “Essere gratis”, “Esserci”, “Essere pronti” ed “Essere se stessi”. Ma l’ulteriore scelta fatta dalla Chiesa bresciana è quella di modulare questo verbo con tutta una serie di spunti di riflessione derivanti dalla Fratelli tutti di Francesco e dalla lettera pastorale del vescovo Pierantonio Tremolada, il pastore di origini brianzole già ausiliare di Milano dal 2014 al 2017 e dal luglio di quell’anno alla guida della diocesi della città della Leonessa. Ecco dunque che ogni domenica, insieme al passo del Vangelo del giorno, nelle 473 parrocchie della diocesi (che insiste su gran parte del territorio della provincia di Brescia e abbraccia anche alcune aree delle limitrofe province di Bergamo e Sondrio, coprendo oltre un milione di abitanti) viene proposto un passo dell’ultima enciclica di Papa Bergoglio, per focalizzare meglio il tema scelto, insieme a una preghiera da recitare proprio in famiglia. Sono previste inoltre alcune testimonianze, così da offrire esempi concreti su quella particolare declinazione del verbo “essere”.

Ma c’è di più: quella di Brescia è da sempre una delle Chiese italiane dalla forte identità missionaria, una inclinazione che non viene di certo dimenticata in questo tempo, anzi, visto che la Quaresima è occasione propizia per raccogliere fondi (tramite le vecchie ma sempre care cassettine per le offerte collocate nelle chiese) per sostenere vari progetti in tutto il mondo. Nei martedì di Quaresima, invece, oltre alla recita del rosario con dei testi appositamente studiati che si possono scaricare facilmente dal sito internet della diocesi, è possibile incontrare online alcuni dei missionari bresciani che sono in giro per il mondo: sacerdoti, suore, laici, volontari che raccontano quello che fanno, come lo fanno e quanto il lavorare in terra di missione li ha cambiati. Un piccolo esercito che costituisce l’avamposto di quella presenza pastorale in diocesi che, tra sacerdoti, religiosi e religiose, raggiunge quasi le 1.800 unità.

Anche dal punto di vista missionario, inoltre, il cammino verso la Pasqua 2021 ha una connotazione particolare a Brescia e dintorni: ogni settimana questo percorso viene infatti accompagnato da un bambino appartenente a uno dei cinque continenti, che presenta le caratteristiche e le peculiarità della sua terra e propone spunti di riflessione in relazione a quello che è il nostro modo di vivere. Il tutto nasce anche dal titolo dell’ultima giornata missionaria dei ragazzi, «Un cuore aperto al mondo», celebrata il 6 gennaio scorso.

Fra l’altro, la tradizione cattolica di questa come di altre province lombarde è anche fortemente radicata negli oratori, tanto che proprio la rete del Cob (Centro oratori bresciani) sta dando una grossa mano alla riuscita di Voce del Verbo…, con tutta una serie di sussidi che pure si possono scaricare facilmente da internet e dando la massima diffusione dei supporti video e dei contributi multimediali realizzati dall’Ufficio missionario; tutti strumenti per il cammino quaresimale di bambini, ragazzi, adolescenti, giovani, guide dell’oratorio, sacerdoti e famiglie.

Dal coinvolgimento dei bambini a quello dei ragazzi il passo è breve, visto che già nel novembre scorso è iniziato il percorso che aiuta i giovani degli oratori bresciani a pensare a quello che viene definito come “un viaggio incontro al mondo”. Un percorso indicato da monsignor Tremolada con l’hashtag #FUTUROprossimo, «perché — fanno sapere dall’Ufficio missionario — non vogliamo rinunciare ad allargare la mente e il cuore. Forse non sarà possibile viaggiare ma sicuramente potremo vivere esperienze di incontro con il mondo nella nostra terra. Papa Francesco ci ha ricordato che non possiamo affrontare la nostra vita da soli; apriamoci e prepariamoci a viaggiare con il cuore e con la nostra passione per gli altri».

Essere famiglia ed essere missionari, dunque, sono le ulteriori declinazioni di questa Quaresima in una Chiesa che, come accennato all’inizio, oramai da un anno sta facendo di conto con l’epidemia e tutte le sue conseguenze, economiche ma non solo. Proprio come di diversi tipi è la risposta che i bresciani stanno dando, sottolineata dallo stesso vescovo di Brescia in una recente intervista all’agenzia Sir. «La raccolta fondi #aiutiaAMObrescia ha portato 18 milioni di euro in poco tempo. È un segno della solidarietà della città. Tante persone sono generose non soltanto dal punto di vista economico, ma anche di tempo e di energie. La città e la provincia hanno dato un bell’esempio di cooperazione, anche istituzionale».

Grande è stato fin da subito e continua a essere l’impegno e la presenza della Chiesa di Brescia. «Vogliamo essere vicini alle persone, lo abbiamo fatto fin dall’inizio. Ho visitato tutti i nostri ospedali durante la prima ondata, ho incontrato il personale. Volevo manifestare la vicinanza della Chiesa, per dare sostegno ma anche per ringraziare. Ci siamo sentiti profondamente uniti. Recentemente sono stato a fare visita alle realtà lavorative in grande sofferenza. Mi interrogo ogni giorno per trovare la strada migliore per alleviare la fatica del popolo che mi è affidato nel tempo che viviamo», ha concluso il presule.

di Igor Traboni