Nelle Filippine un progetto delle Piccole suore missionarie della carità per il lavoro femminile

Inventare nuove strade

Una suora orionina assiste una ragazza del progetto « Auto-aiuto donne»
09 marzo 2021

«Da piccola sognavo di avere in mano una bacchetta magica per inventare lavori per chi era disoccupato, dare una casa a chi non l’aveva, aiutare le persone che avevano bisogno e soffrivano. Oggi sorrido di quel desiderio, perché in un certo senso il sogno è diventato realtà. A volte siamo per tanti fratelli quella bacchetta magica nelle mani di Dio che ci usa, come e quando vuole, come suo strumento di bene per scrivere il suo progetto d’amore nella vita di coloro che mette sul nostro cammino»: è quanto confida al nostro giornale la responsabile del progetto «Auto-aiuto donne» nelle Filippine, suor Maria Caterina Adelfio, della congregazione delle Piccole suore missionarie della carità (orionine), fondata nel 1915 da san Luigi Orione. L’iniziativa solidale, che ha preso il via qualche giorno fa, ha lo scopo di dare la possibilità alle donne disagiate di guadagnare qualcosa con il lavoro e, allo stesso tempo, aiutare le loro famiglie diventando così protagoniste di cambiamento nella comunità. «In questo modo — sottolinea la religiosa — si riesce a spezzare il ciclo di povertà e si offre un futuro con maggiori opportunità».

Nell’arcipelago asiatico le donne che vivono in particolare nei villaggi e nelle zone rurali non lavorano perché manca l’impiego e, inoltre, la pandemia ha accentuato le condizioni economiche già di per sé critiche. Il loro unico compito è prendersi cura dei figli. I mariti hanno una retribuzione settimanale minima che supplisce ai bisogni di base e spesso aiutano, con quel poco che riescono a guadagnare, pure le famiglie di origine. «Anche l’alimentazione insufficiente — ricorda suor Maria Caterina — causa la malnutrizione, soprattutto nei bambini, e molti ragazzi non riescono a ultimare il loro ciclo di studi. La scuola, anche se pubblica, comporta l’acquisto di materiale didattico e l’abbonamento ai trasporti». Alla luce di queste difficoltà, le suore orionine hanno pensato così di avviare il progetto «Auto-aiuto donne» (Self help group women empowering), per dare la possibilità di guadagnare qualcosa con il proprio lavoro, aumentare il reddito familiare, ridurre la malnutrizione nei bambini e migliorare le condizioni di vita diventando protagoniste. A gruppi di dieci le donne stanno frequentando dei corsi di formazione professionale per la realizzazione di tappeti e presine da cucina. Per garantire la loro sicurezza all’interno delle aule didattiche «abbiamo donato mascherine lavabili e monouso, guanti, gel igienizzanti e merendine anche per i loro bambini», spiega la religiosa.

Nello specifico il progetto offre una formazione in sartoria, attrezzature di base (telai per tessitura, forbici, strisce di tessuto) e alcune macchine da cucire portatili. Con il ricavato della vendita dei prodotti una parte viene destinata alle famiglie, un’altra per acquistare materiale che serve alla realizzazione dei tappeti e un’altra ancora viene accantonata dalle religiose che provvederanno a consegnarla alla fine del progetto per consentire alle ragazze di avviare un’attività autonoma.

L’Opera San Luigi Orione, il cui scopo è l’esercizio della carità verso il prossimo, è presente nelle Filippine da sedici anni. «Sin dall’inizio la nostra evangelizzazione e il nostro apostolato — sottolinea suor Maria Caterina — sono stati rivolti ai poveri aderendo al progetto “Feeding program”, che aiuta i bambini a migliorare il loro stato nutrizionale e la loro salute, nonché alle adozioni a distanza per sostenere gli studi e il dopo-scuola per chi ha bisogno nei villaggi. Nel 2019 suor M. Seline e alcune novizie», aggiunge la religiosa, «hanno visitato un piccolo villaggio a Rodriguez, nell’isola di Luzon, iniziando a relazionarsi con la piccola comunità. Da quell’esperienza apostolica hanno constatato che molti nuclei familiari sono composti da due o più famiglie che vivono in una stessa casa piccolissima e a volte in una sola camera. Da qui, abbiamo voluto intensificare i nostri sforzi per aiutare quanti hanno bisogno. Anche se riceviamo offerte dai benefattori, non sono sufficienti a coprire totalmente i costi dei progetti in corso. Ma i nostri sforzi e la preoccupazione per il domani vengono ripagati dalla gioia delle donne e dal sorriso dei bambini. Il Signore è sempre provvidenza».

Le orionine presenti nelle Filippine hanno in cantiere la costruzione di un ambulatorio medico per l’assistenza sanitaria, «che qui è privata e non accessibile alle persone meno abbienti. La carità — conclude Adelfio — ci spinge e sicuramente ci orienterà a “inventare” nuove strade per far sperimentare la provvidenza di Dio e la maternità della Chiesa».

di Francesco Ricupero