Un invito a riflettere e a porre più attenzione alle disuguaglianze e alle ingiustizie del mondo di oggi è stato rivolto a tutti i battezzati dal World Council of Churches (Wcc) attraverso un testo, disponibile in 4 lingue (inglese, francese, tedesco e spagnolo) pubblicato in vista della prossima assemblea che si terrà a Karlsruhe (31 agosto - 8 settembre 2022) in Germania, dal titolo: L’amore di Cristo muove il mondo verso la riconciliazione e l’unità.
Frutto del lavoro di un gruppo internazionale proveniente da diversi Paesi e tradizioni confessionali, il testo è inteso come una risorsa per le Chiese e i cristiani in un mondo che invoca giustizia e pace: un’occasione «per trovare ispirazione nell’amore di Dio, la Santissima Trinità; un amore che si è rivelato in Cristo; e questo, attraverso il potere dello Spirito Santo, si sta muovendo dentro e attraverso l’umanità e la creazione».
L’amore di Cristo, che è al centro del tema dell’assemblea, si colloca in un contesto trinitario e sviluppa ulteriormente la visione del documento Common Understanding and Vision. «Lo scopo dell’amore di Dio incarnato in Gesù Cristo — ha affermato il segretario generale ad interim del Wcc, Ioan Sauca — è per la riconciliazione e l’unità di tutto, dell’intero cosmo». La pubblicazione del Wcc apre nuovi orizzonti e possibilità: «Si concentra su cosa significa per le Chiese e per l’unità dei cristiani affrontare insieme le tante sfide del mondo in cui viviamo e sulla testimonianza dei nostri comuni valori evangelici, ma non si ferma qui, poiché lo scopo dell’amore di Dio in Cristo — sottolinea Sauca — è per il mondo intero. Significa apertura e cura per l’umanità, dialogo e cooperazione con persone di altre fedi o di nessuna fede ma che condividono gli stessi valori».
La pubblicazione, dunque, offre riflessioni bibliche e teologiche sul tema dell’
Secondo Odair Pedroso Mateus, vice segretario generale ad interim e direttore della Commissione per la fede e l’ordine del Wcc, «questa riflessione sul tema della prossima assemblea di Karlsruhe ha lo scopo di incoraggiare i leader della Chiesa e le congregazioni locali a meditare e a discutere sul vero significato della compassione di Cristo in un mondo segnato dall’emergenza climatica, dall’ingiustizia economica, dalla rivoluzione digitale e dai populismi nazionali alimentati dalla paura dell’altro. Quando cristiani e le Chiese si uniscono per rispondere a queste sfide globali, crescono nell’amore di Cristo e manifestano il loro dono di unità».
L’assemblea del Wcc nel 2022 si svolgerà dopo “un tempo di attesa”, osserva la riflessione, essendo stata rinviata di un anno a causa della pandemia da covid-19, che ha messo in luce sia le vulnerabilità dell’umanità che le profonde disuguaglianze e divisioni del pianeta. «Siamo convinti — ha dichiarato Verena Hammes, segretaria generale del Consiglio delle Chiese in Germania e componente del gruppo di lavoro che ha elaborato la riflessione — che il tema dell’assemblea non sia mai stato così necessario in un mondo che anela alla pace, alla giustizia, alla salute, all’unità e alla solidarietà. Le Chiese in Germania non vedono l’ora di poter ospitare questo importante evento e il testo appena pubblicato offrirà una guida anche a loro mentre sono alle prese con sfide pastorali come l’attuale profonda incertezza, le ambivalenze della rivoluzione digitale, il cambiamento climatico, la xenofobia e la pandemia».
In riferimento alla pubblicazione in vista dell’assemblea del Wcc, Kenneth Mtata, segretario generale del Consiglio delle Chiese dello Zimbabwe e membro del gruppo di lavoro, ha spiegato che «la riflessione sul tema esplora come l’amore sia uno dei pilastri fondamentali su cui i cristiani possono costruire fiducia e speranza. Questo amore che è ricevuto per la prima volta da Dio attraverso Cristo cresce quando è condiviso con il prossimo attraverso il potere abilitante dello Spirito Santo». Per Mtata, dunque, «un mondo che grida per un amore profondo, per la comunità, per la giustizia e la speranza ha bisogno di Chiese che siano visibilmente in comunione, desiderose di unità».
di Francesco Ricupero