Verso la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone

Per un’economia
senza sfruttamento

 Per un’economia  senza sfruttamento  QUO-023
29 gennaio 2021

Si svolgerà l’8 febbraio, dalle 10 alle 17, in diretta live su www.youtube.com/c/preghieracontrotratta la settima edizione della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, promossa da Talitha Kum, la rete internazionale della vita consacrata della quale fanno parte l’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) e l’Unione superiori generali (Usg). La giornata è stata istituita proprio il giorno, 8 febbraio, in cui si ricorda la memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, la suora di origine sudanese che portò per tutta la sua vita le cicatrici che le avevano procurato dopo essere stata rapita e fatta schiava all’età di 9 anni.

Con il tema «Economia senza tratta di persone» l’evento vuole accendere ancora una volta i riflettori su una delle principali cause della tratta di persone, il modello economico dominante, i cui limiti e contraddizioni sono acuiti dalla pandemia di covid-19. Sarà una maratona di preghiera online in cinque lingue che attraverserà in diretta streaming le diverse aree del pianeta per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo turpe fenomeno che rischia di allargarsi sempre più a macchia d’olio.

«Vogliamo un’economia — afferma la comboniana suor Gabriella Bottani, coordinatrice internazionale di Talitha Kum — che non sia sostenuta dalla tratta, dall’illegalità e dallo sfruttamento. Vogliamo un’economia che promuova la vita e la dignità di ogni persona, un lavoro dignitoso per tutte e per tutti».

Donne, bambine e bambini, ma anche uomini, tutti possono essere vittime della tratta che, indipendentemente se per sfruttamento sessuale o per lavoro forzato, non fa distinzioni di età, né di genere. Nel mondo sono oltre quaranta milioni le vittime. Fra esse, il 72 per cento sono donne, mentre il 23 per cento sono minori. Fra le principali finalità della tratta vi sono lo sfruttamento sessuale (quasi il 60 per cento) e il lavoro forzato (34 per cento). In questi ultimi anni il fenomeno è cambiato anche in Italia, specialmente per quanto riguarda la prostituzione coatta. Sono diminuite infatti le donne provenienti dall’Africa — i cui sbarchi sono calati drasticamente, ma il cui sfruttamento è diventato ancora più brutale in Libia — e sono aumentate le ragazze di altre nazionalità. Il fenomeno della tratta, inoltre, anche a causa della pandemia di coronavirus, si è ulteriormente spostato dalla strada all’interno di abitazioni e luoghi poco individuabili e perfino su internet, rendendo le vittime ancora più invisibili, inavvicinabili e vulnerabili.

Tra le molteplici iniziative a sostegno della giornata si svolgerà sabato 6 febbraio, in diretta streaming dalle ore 10 alle ore 12, il convegno dal titolo «Tratta, prostituzione e schiavitù nuove frontiere e nuove sfide», promosso da Centro Pime, Mani Tese e Caritas ambrosiana in collaborazione con l’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) Lombardia. La diretta sarà disponibile sui canali YouTube e Facebook di Centro Pime, Caritas ambrosiana e Mani Tese.

La rete internazionale della vita consacrata Talitha Kum è riuscita nel corso degli anni a fornire assistenza a vario titolo a decine di migliaia di persone, sopravvissute alla tratta in varie parti del mondo.