Il Papa a conclusione dell’Ottavario ecumenico

L’unità esige di superare pregiudizi e ferite
del passato

 L’unità esige  di superare pregiudizi    QUO-020
26 gennaio 2021

«Chiediamo al Padre di recidere da noi i pregiudizi sugli altri e gli attaccamenti mondani che impediscono l’unità piena con tutti i suoi figli. Così... sapremo mettere in secondo piano gli intralci terreni e gli ostacoli di un tempo, che oggi ci distraggono dal Vangelo». È quanto auspicato da Papa Francesco nell’omelia preparata a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. La meditazione del Pontefice — che, a causa della sciatalgia, non ha potuto recarsi nel pomeriggio del 25 gennaio a San Paolo fuori le Mura per l’annuale celebrazione dei secondi vespri della solennità della Conversione dell’Apostolo, con la partecipazione dei rappresentanti delle altre Chiese e comunità ecclesiali presenti a Roma — è stata letta dal cardinale Kurt Koch, presidente del dicastero ecumenico.

Omelia del Papa, letta da Sua Eminenza il Cardinale Kurt Koch