Il Mozambico

Secondo le autorità, i decessi sono stati registrati nella città portuale di Beira, ancora una volta la più colpita dalla tempesta. Già due anni, fa Beira e le aree centrali del Paese — ma anche Zimbabwe e Malawi — erano state investite dal ciclone Idai. In quell’occasione, il bilancio era stato di oltre mille vittime.
In queste aree è stata registrata una velocità del vento fino a 160 chilometri orari, ed in certi casi le raffiche hanno raggiunto i 200 km/h. Beira ha inoltre visto cadere circa 250 millimetri di pioggia in 24 ore, secondo l’Istituto nazionale di meteorologia (Inam). La maggior parte delle vittime è stata schiacciata dalla caduta di alberi. Si sono inoltre verificate inondazioni in due quartieri della città.
Il presidente, Filipe Nyusi, ha fatto sapere che si recherà nella zona per controllare in prima persona la situazione e le operazioni di soccorso. Intanto, i funzionari locali e le agenzie umanitarie stanno valutando l’entità dei danni lasciati dal passaggio di Eloise, in modo da aiutare la popolazione. Si sta cercando anche di ripristinare le reti elettriche e le comunicazioni, interrotte in alcune aree. Il ciclone — declassato a tempesta tropicale — ha avuto origine in Madagascar, dove ha causato tempeste e un morto, e dovrebbe spostarsi verso lo Zimbabwe e il Botswana. Secondo le previsioni, potrebbe arrivare a raggiungere il Sud Africa.