Accordo di libero scambio
tra Turchia e Azerbaigian
Si rafforza la cooperazione
nel Caucaso

Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan (Afp)
22 gennaio 2021

La Turchia ha ratificato l’accordo commerciale bilaterale siglato con l’Azerbaigian il 25 febbraio del 2020. L’intesa apre la strada all’eliminazione di dazi doganali e tasse su una serie di beni di consumo scambiati tra le parti e va ad inserirsi nella strategia, voluta tanto da Ankara quanto da Baku, volta a far crescere gli scambi bilaterali fino a raggiungere i quindici miliardi di dollari l’anno nel 2023.

È una notizia molto importante per tutta l’area del Caucaso. Il volume del commercio tra le parti ha seguito, negli ultimi anni, una traiettoria ascendente passando da poco più di un miliardo e mezzo di dollari nel 2016 agli oltre due miliardi di dollari nel 2019. Nello stesso anno gli investimenti azeri in Turchia avevano raggiunto i diciassette miliardi di dollari mentre quelli turchi in Azerbaigian si erano attestati poco sopra i dodici miliardi di dollari. L’Azerbaigian è recentemente divenuto il principale fornitore di gas della Turchia grazie al lancio del gasdotto Tanap, un’infrastruttura energetica che connette il giacimento azero di Shah Deniz ii con il continente europeo. Tra il gennaio ed il maggio del 2020 la Turchia ha importato più di quattro milioni e mezzo di metri cubici di gas proveniente dall’Azerbaigian, con una crescita di oltre il venti per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.

La Turchia e l’Azerbaigian hanno legami molto forti dal punto di vista culturale, economico, linguistico e militare. Ankara ha istituzionalizzato le proprie relazioni con altri Paesi di lingua turchica fondando, nel 2010, il Consiglio Turchico, un importante strumento di cooperazione a cui prendono parte Azerbaigian, Kazakhstan, Kirghizistan ed Uzbekistan e che è attivo nel settore del commercio, in quello educativo ed in quello turistico.

I rapporti tra Azerbaigian e Turchia sono inoltre rinforzati dal Corridoio di Mezzo, un’iniziativa economica voluta da Ankara e progettata per facilitare il transito di beni di consumo provenienti dalla Cina attraverso il Caucaso. Nel dicembre del 2020 Azerbaigian e Turchia hanno siglato un memorandum d’intesa nel settore della comunicazione per la creazione di una piattaforma mediatica comune, in grado di rafforzare le relazioni e di contrastare la disinformazione diffusa a livello internazionale.

L’alleanza tra le due nazioni si è sviluppata in seguito al crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 e si è rafforzata nel corso della presidenza Erdoğan.

La Turchia ha aiutato l’Azerbaigian dal punto di vista bellico contribuendo ad addestrare ed armare le sue forze armate mentre Baku si rivela particolarmente preziosa per Ankara a causa della sua posizione geografica, che consente alla Turchia di connettersi con l’Asia Centrale e con la Cina. Il 14 settembre del 2020 la presidente del Parlamento dell’Azerbaigian, Sahiba Gafarova, si era recata in visita ufficiale in Turchia dove aveva incontrato il Presidente Recep Tayyip Erdoğan. In quest’occasione, come ricordato dall’agenzia giornalistica Trend, la Gafarova aveva parlato di «una sincera amicizia e fratellanza tra i leader dell’Azerbaigian e Turchia in grado di dare impeto alle relazioni ed al supporto tra i nostri Paesi» mentre Erdoğan aveva ricordato come «Turchia ed Azerbaigian sono due Stati fratelli».

Il futuro dei rapporti tra Azerbaigian e Turchia è legato all’evoluzione del quadro generale nella regione del Caucaso, dove anche la Russia ha interessi consistenti. Nel passato si sono registrate tensioni, anche forti, tra Ankara e Mosca. La situazione non è mai degenerata, ma alcune mosse di politica estera tentate dalla Turchia, come l’avvicinamento all’Ucraina, segnalano che gli obiettivi strategici dei due Paesi sono, almeno in alcune occasioni, divergenti. Servirà una certa dose di impegno comune per ridurre le problematiche al minimo e per gettare le basi di una nuova fase.

di Andrea Walton