Dramma senza fine
Migliora leggermente, invece, la situazione nel campo di Lipa, una ventina di chilometri distante da Bihać, gestito dalle autorità locali, dove i migranti soggiornano sotto le tende riscaldate allestite dalle forze armate bosniache, anche se resta da risolvere il problema dell’acqua calda. Sarebbe necessario trasferire a Lipa alcune centinaia di container, che restano al momento inutilizzati nel campo chiuso di Bira, nel centro abitato di Bihać, e di cui dispongono le organizzazioni internazionali. Le ripetute proteste degli abitanti, appoggiati dalle autorità locali, hanno impedito il trasferimento di centinaia di migranti al campo di Bira.
A Lipa scarseggia però il cibo, che non è sufficiente per due pasti caldi al giorno, nonostante gli sforzi della Croce rossa di Bihać, rimasta la sola delle organizzazioni umanitarie a operare a Lipa.
Sul fronte degli aiuti europei, il grosso dei fondi stanziati dalla Ue per far fronte alla grave crisi migratoria in Bosnia ed Erzegovina è stato gestito finora dall’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), che si è ritirata da Lipa alla fine dell’anno scorso.