Una colonna umana di donne, uomini e bambini ha forzato venerdì, senza trovare resistenza nella polizia, il posto di frontiera di El Florido, fra l’Honduras e il Guatemala. Quasi cinquemila persone, perlopiù gruppi familiari, in marcia verso gli Stati Uniti. Disperazione e speranza li spingono ora verso la tappa successiva, la frontiera con il Messico dove però già sanno di essere attesi da truppe antisommossa. Sono incalzati dalla pandemia, dalla devastazione di due uragani, dal narcotraffico che lacera il tessuto sociale: gli Stati Uniti, per chi ha scelto l’esodo verso nord, sono la flebile speranza di futuro e di normalità. Chi è partito con i figli in braccio, chi se ne è dovuto separare: la speranza per tutti è un passo in più ad ogni istante. Per chi li ha preceduti in queste marce della disperazione partite nel 2018, il Mar Rosso, che qui è un muro invalicabile, non si è mai aperto.
16 gennaio 2021