
Tra poco meno di un mese avrebbe compiuto novantadue anni e finché le condizioni fisiche glielo hanno permesso aveva continuato a servire tra gli assistenti spirituali del Vicariato della Città del Vaticano, l’arcivescovo Oscar Rizzato, già elemosiniere di Sua Santità, morto lunedì 11 gennaio nell’ospedale di Padova a causa di complicanze dovute al covid-19.
Per motivi di salute era giunto all’Opera della Provvidenza di Sarmeola di Rubano il 9 febbraio 2019, ma di recente si era reso necessario il trasferimento nel nosocomio padovano. E proprio la diocesi veneta e la Santa Sede, in particolare la Segreteria di Stato e l’Elemosineria apostolica, sono i due poli lungo i quali si è dipanato il filo del suo ministero presbiterale ed episcopale.
Era nato l’8 febbraio 1929 ad Arsego di San Giorgio delle Pertiche, nel territorio della Chiesa patavina, e aveva compiuto gli studi classici di formazione al sacerdozio nel seminario locale. Ordinato presbitero il 4 luglio 1954 dal vescovo Girolamo Bartolomeo Bortignon, don Oscar era stato vicerettore e insegnante nel seminario minore per il ginnasio, presso il collegio vescovile di Thiene. Dal 1957 al 1961 aveva frequentato la facoltà di Lettere e filosofia presso l’Università degli studi della città di Sant’Antonio, conseguendo la laurea in Archeologia cristiana. Contemporaneamente aveva prestato servizio religioso e insegnato religione all’Istituto per non vedenti Luigi Configliachi.
Il 1° dicembre 1961, durante il pontificato di Giovanni
Due anni dopo, il 23 dicembre 1989 Papa Wojtyła aveva scelto monsignor Rizzato come suo elemosiniere — successore di Antonio Maria Travia — elevandolo alla dignità arcivescovile e assegnandogli la sede titolare di Viruno. Lo stesso Pontefice polacco gli aveva conferito l’ordinazione episcopale il successivo 6 gennaio 1990, nella basilica vaticana, co-consacranti gli arcivescovi Giovanni Battista Re e Miroslav Marusyn. Per diciassette anni aveva guidato l’Ufficio della Santa Sede che ha il compito di esercitare la carità verso i poveri a nome del Sommo Pontefice. E poiché l’elemosiniere di Sua Santità fa parte della Famiglia pontificia e come tale prende parte alle celebrazioni liturgiche e alle udienze ufficiali del Santo Padre, il volto dell’arcivescovo Rizzato era divenuto noto soprattutto accanto a Giovanni Paolo
Il 28 luglio 2007, Benedetto