Pubblicato in Irlanda

«Dobbiamo continuare a trovare il modo di raggiungere coloro le cui testimonianze personali sono al centro di questo Rapporto» ha dichiarato Martin, e «impegnarci a fare ciò che possiamo per aiutarli e sostenerli». Molti di loro oggi stanno ancora tentando di ricostruire la loro storia personale e cercando i membri della loro famiglia. Essi — ha affermato l’arcivescovo — hanno il diritto «di accedere alle informazioni personali che li riguardano». Questo diritto deve essere pienamente rispettato, ha osservato, e lo Stato deve «garantire che tutti gli ostacoli che ancora si frappongono all’informazione e al tracciamento siano superati». Poi ha aggiunto: «Come Chiesa, Stato e società in generale, dobbiamo garantire insieme che, nell’Irlanda di oggi, tutti i bambini e le loro madri si sentano desiderati, accolti e amati».
Si calcola che circa 9.000 bambini o neonati siano morti in questo tipo di istituti dal 1922 al 1998. Il premier Michéal Martin ha annunciato le scuse ufficiali alle vittime da parte dello Stato.