Cordoglio del Papa
per la morte
del cardinale Schwery

 La morte del cardinale  Henri Schwery  QUO-005
08 gennaio 2021

Appresa la notizia della morte del cardinale Schwery, il Papa ha fatto pervenire oggi, venerdì 8 gennaio, al vescovo di Sion, monsignor Jean-Marie Lovey, il telegramma di cordoglio che pubblichiamo di seguito in una nostra traduzione dal francese.

Avendo appreso con tristezza della morte del Cardinale Henri Schwery, Vescovo emerito di Sion, porgo le mie sentite condoglianze a lei, come pure alla sua famiglia, al Vescovo emerito Monsignor Norbert Brunner e ai fedeli della diocesi di Sion. Chiedo al Padre di ogni misericordia di accogliere nella sua pace e nella sua luce questo uomo di scienza e questo Pastore profondamente votato alla guida della sua diocesi. Attento ai bisogni pastorali dei fedeli, si è dedicato alle vocazioni sacerdotali e alla formazione dei sacerdoti. Si è anche impegnato nella ricerca dell’unità della Chiesa in diverse occasioni. In pegno di consolazione, le imparto la Benedizione apostolica, che estendo al Vescovo emerito Monsignor Norbert Brunner, ai sacerdoti, alle persone consacrate, alla famiglia del Cardinale defunto e ai suoi cari, ai diocesani di Sion e a tutte le persone che prenderanno parte alla celebrazione delle esequie.

FRANCESCO PP.


Era vescovo emerito di Sion

La morte del cardinale Henri Schwery


Il cardinale svizzero Henri Schwery, vescovo emerito di Sion, è morto nella mattina di giovedì 7 gennaio nella casa di riposo Le Carillon a Saint-Léonard, nel territorio della stessa diocesi di Sion, dove era nato il 14 giugno 1932. Ordinato sacerdote il 7 luglio 1957, era stato nominato vescovo di Sion il 22 luglio 1977 e aveva ricevuto l'ordinazione episcopale il 17 settembre dello stesso anno. Presidente della Conferenza episcopale svizzera dal 1983 al 1988, nel concistoro del 28 giugno 1991 era stato creato e pubblicato cardinale del titolo dei Santi Protomartiri a Via Aurelia Antica. Il 1º aprile 1995 aveva rinunciato al governo pastorale della diocesi. La esequie saranno celebrate lunedì 11 gennaio, alle 10.30, nella cattedrale di Sion.

Uomo di scienza, professore di fisica e matematica, il cardinale Schwery è ricordato soprattutto come pastore appassionato nella sua diocesi di Sion, dove è nato ed è stato sacerdote e vescovo. Ha dato vita a una serie di iniziative che continuano a segnare ancora oggi la vita ecclesiale. In particolare, ha fondato il servizio della pastorale della famiglia e della vita, al termine del «Triennat della famiglia» nel 1992. Ha provveduto inoltre al consolidamento delle parrocchie in aree pastorali, all’introduzione del diaconato permanente e alla costruzione del Foyer des creusets e del seminario diocesano a Givisiez. Proprio il dinamismo che ha scandito queste diverse realizzazioni testimonia la rilevanza della sua visione e la passione del suo impegno apostolico.

Nato nel 1932 Saint-Léonard, piccolo centro agricolo che si trova nella valle del Rodano, nel Cantone del Vallese, a pochi chilometri dalla città di Sion, era l’ultimo degli undici figli di Camille-Louis Schwery e Marguerite Terroux. E proprio in famiglia ha maturato la vocazione al sacerdozio.

Ha frequentato, dal 1939 al 1945, le scuole primarie a Saint-Léonard. Quindi, come studente interno del seminario minore diocesano, ha seguito sei anni di studi umanistici e due anni di filosofia nel liceo-collegio di Sion.

Nel 1953 ha conseguito la maturità classica di tipo a , comprendente anche la lingua latina e la lingua greca. Subito dopo ha iniziato gli studi di teologia nel seminario maggiore di Sion, per proseguirli a Roma nel seminario francese di Santa Chiara e nella Pontificia università Gregoriana, dove ha discusso una tesi sulla «Divina maternità dopo i teologi moderni».

Nel 1957, rientrato in Svizzera per completare la formazione, è stato ordinato presbitero nella chiesa parrocchiale di Saint-Léonard. Il vescovo di Sion, monsignor Nestor François Adam, lo ha inviato poi a Friburgo per gli studi di scienze, grazie ai quali è stato abilitato all'insegnamento nel liceo-collegio di Sion, lo stesso di cui era stato alunno da ragazzo. Al termine dei corsi ha ottenuto il diploma universitario in matematica e in fisica teorica.

Nel 1961 ha iniziato il lavoro di docente a Sion e nello stesso tempo è stato chiamato a svolgere diversi compiti di carattere pastorale. Ai suoi allievi ha insegnato fisica, matematica e storia delle scienze, oltre che religione. Nel contempo è stato per otto anni, a partire dal 1958, assistente ecclesiastico della gioventù studentesca dell’Azione cattolica diocesana. Dal 1958 fino al 1977, è stato anche cappellano militare.

Nominato vicario del curato di Leytron, sempre nella diocesi di Sion, per due anni ha tenuto i corsi di catechismo alle classi primarie, svolgendo anche per cinque anni il servizio religioso domenicale a Ovronnaz-Leytron. Sempre dal 1958 è stato cappellano della schola dei pueri cantores di Nostra Signora di Sion e consigliere ecclesiastico del comitato svizzero dei pueri cantores. Tra gli altri incarichi, svolti sempre in contemporanea con l’insegnamento, vi sono quelli di cappellano di due gruppi di Foyers Notre-Dame a Sion. Inoltre ha predicato nelle comunità parrocchiali e nei ritiri spirituali per giovani e adulti.

Dal 1968 al 1972 è stato direttore del seminario minore di Sion e dal 1972 al 1977 rettore del liceo-collegio della stessa diocesi, di cui nel 1977 è divenuto vescovo per volontà di Paolo vi . A ordinarlo è stato il suo predecessore, monsignor Adam. «Spiritus Domini Gaudium et Spes» il suo motto episcopale.

Dopo l’ordinazione episcopale è divenuto membro della Congregazione per l’educazione cattolica, incarico che ha ricoperto dal 1978 al 1983. Ha partecipato poi a riunioni di vescovi sulle questioni delle vocazioni e dell’evangelizzazione dell'Europa, e alla seconda assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi convocata nel 1985 a vent’anni dalla conclusione del concilio Vaticano ii . È stato anche canonico d’onore dell'abbazia territoriale di Saint-Maurice d'Agaunne.

Per diversi periodi ha avuto incarichi di responsabilità nell’ambito della Conferenza episcopale svizzera, nelle commissioni per le scuole, i seminari e le facoltà universitarie, le cappellanie militari, la pastorale della salute, le relazioni con le diocesi fuori della Svizzera, e le Conferenze dei vescovi europei. È stato presidente della Conferenza episcopale elvetica, in due periodi successivi, tra il 1983 e il 1988. Durante gli anni della sua presidenza è stato tra gli organizzatori del viaggio apostolico di Giovanni Paolo ii in Svizzera dal 12 al 17 giugno 1984, durante il quale Papa Wojtyła ha visitato anche la diocesi di Sion. Dal Pontefice è stato poi creato cardinale nel 1991. Nello stesso anno ha partecipato alla prima assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per l’Europa sul tema: «Siamo testimoni di Cristo che ci ha liberato». E il 2 dicembre 1993 è stato nominato membro del Consiglio dei cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede.

Nella Curia romana è stato inoltre membro della Congregazione delle Cause dei santi, per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, e per il Clero, oltre che del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali.

Nel 1995 ha rinunciato al governo pastorale di Sion, continuando a svolgere il servizio pastorale nelle parrocchie. I suoi diciotto anni di servizio sono stati segnati in particolare dal tentativo di ricomporre l'unità con il seminario di Ecône — amministrato dalla fraternità sacerdotale San Pio x fondata da monsignor Marcel Lefebvre — che si trova sul territorio della sua diocesi.

E nel 1995 è stato inviato speciale del Papa in Francia alle celebrazioni per il nono centenario della cattedrale di Valence e a quelle del 750º anniversario del concilio di Lione. Nel 1996 ha ricevuto lo stesso incarico per il 150º anniversario delle apparizioni di Notre Dame de la Salette, sempre in Francia.

Gran priore della luogotenenza svizzera e cavaliere di gran croce dell’Ordine equestre del Santo sepolcro di Gerusalemme, il cardinale Schwery ha partecipato al conclave che il 18 aprile 2005 ha eletto Benedetto xvi .