Dai vescovi statunitensi

Ferma condanna

 Ferma condanna  QUO-004
07 gennaio 2021

Ferma condanna dei violenti incidenti avvenuti a Capitol Hill è stata espressa dai vescovi degli Stati Uniti e da diversi organismi religiosi internazionali. «Mi unisco alle persone di buona volontà nel condannare la violenza al Campidoglio degli Stati Uniti», scrive in una nota il presidente dell’episcopato e arcivescovo di Los Angeles, monsignor José Horacio Gomez, il quale sottolinea come tutto ciò non rispecchi la coscienza del popolo americano. «Prego — ha aggiunto — per i membri del Congresso, del Campidoglio, della polizia e per tutti coloro che lavorano per ristabilire l’ordine e la sicurezza pubblica». Il presule si è detto convinto che «la transizione pacifica del potere è uno dei tratti distintivi di questa grande nazione. In questo momento preoccupante dobbiamo impegnarci nuovamente nei valori e nei principi della nostra democrazia e stare insieme come un’unica nazione al cospetto di Dio. Affido tutti noi al cuore della Beata Vergine Maria. Possa Lei guidarci per le vie della pace e consentirci di conseguire grazia e saggezza per un vero patriottismo e amore per il Paese».

Per l’arcivescovo di Washington, cardinale Wilton Daniel Gregory, gli americani dovrebbero «onorare i luoghi in cui le leggi e le politiche della nostra nazione vengono dibattute e decise. Dovremmo sentirci violati — scrive il porporato — quando la libertà ereditata, custodita in quell’edificio, viene profanata».
Anche per l’arcivescovo di Chicago, cardinale Blase J. Cupich, quello che è successo «dovrebbe scioccare la coscienza di ogni americano patriottico e di ogni fedele cattolico», perché «gli occhi del mondo guardano con orrore questa disgrazia nazionale». Di qui, l’invito a pregare per quanti hanno perso la vita in questo folle gesto e per l’intero Paese.

Ferma anche la presa di posizione di Pax Christi Usa che in una dichiarazione afferma che gli episodi di violenza «sono il risultato della demagogia di un uomo» in particolare, e «del fallimento di tutti coloro — politici, media, famiglia e altri — che hanno permesso, trascurato e, in alcuni casi, incoraggiato l’odio e le divisioni».

Dal World Council of Churches, infine, un invito a porre fine alle violenze e a tornare a un dialogo civile e costruttivo. Secondo il segretario generale ad interim, Ioan Sauca, bisogna contrastare «la politica populista che negli ultimi anni ha scatenato forze che minacciano le basi della democrazia negli Stati Uniti».

di Francesco Ricupero