Fiabe con animali, elfi ed esseri umani da Rodari a Marcinkevičius

Quando le renne mangeranno avocado

Illustrazione di Valeria Petrone per «Filastrocca del Natale»
22 dicembre 2020

Tutto nasce da una frustrazione. Maialino, che ama scrivere poesie, ha il blocco dello scrittore davanti alla meraviglia che vede: il sole splendente, la neve che copre tutto, il lago ghiacciato in una fredda giornata d’inverno. Convince allora la sua amica mucca Adelaide a fare una bella pattinata, e sono cadute, risate e divertimento indescrivibile finché, stremati, siedono per riposarsi. È allora che si accorgono dei due occhi spalancati che li fissano da sotto il ghiaccio.

È davvero una fiaba delicata, ricca di poesia e di curiosità Il pesce di Natale (Milano, Jaca Book 2020, pagine 40, euro 16, traduzione di Laura Molinari e Vera Minazzi) di Marius Marcinkevičius, illustrazioni di Lina Dūdaitė. Una fiaba divertente che riflette sulla volontà di comunicare, e sulla tenacia di farlo anche quando le circostanze sembrano opporre ogni sorta di ostacolo, come può essere un muro di ghiaccio, metafora di tante chiusure. Arricchiscono la fiaba — estremamente significativa in questo Natale così particolare e difficile — le illustrazioni pastellate e delicate, quasi una miniatura invernale d’altri tempi. Ed è qualcosa di molto simile alla frustrazione quel che anima gli elfi e lo stesso Babbo Natale quando in Lapponia il mondo sembra improvvisamente sottosopra: la neve si è sciolta, le renne mangiano mango e avocado, il capo è costretto a girare in camicia hawaiana, occhiali da sole e barba molto ridimensionata a causa del caldo torrido. È l’elfa Bibi, che legge sempre, a spiegare i fatti: il riscaldamento globale sta mettendo in pericolo il Natale, occorre fare qualcosa subito perché è già tardi e presto sarà tutto perduto. Tre elfi partono dunque per la delicata missione che si rivelerà presto del tutto fallimentare: gli adulti umani, infatti, pur formalmente così gentili, non hanno alcuna intenzione di ascoltarli. C’è chi nega l’evidenza dei fatti, chi è esperto solo in vuote promesse, chi è mosso esclusivamente dal profitto. Finché, eccola lì, la soluzione per tentare di ribaltare le cose: i bambini. Natale tropicale (Torino, Einaudi Ragazzi 2020, pagine 104, euro 14), l’ultimo libro di Elisa Binda e Mattia Perego, con le illustrazioni di Leandra La Rosa, presenta e spiega ai piccoli con grazia e intelligenza il dramma del riscaldamento globale, tema complesso e urgente introdotto nell’ambientazione familiare e amata del Natale. Perché nonostante il tempo sia poco, i comportamenti individuali — sommati in un grande effetto domino — possono fare ancora qualcosa. Proprio ai comportamenti dei piccoli — quasi in opposizione a quelli dei grandi — già si rivolgeva Gianni Rodari nella sua splendida Filastrocca del Natale, ora di nuovo in libreria accompagnata dalle illustrazioni di Valeria Petrone (Trieste, Emme Edizioni, 2020, pagine 32, euro 14,90). Tema caro a Rodari quello del Natale, festa della meraviglia e dello stupore, ma soprattutto occasione di luci e sapori che non possono far dimenticare gli ultimi.

E il fine ultimo a cui tendere: la pace. Ancora una volta Rodari invita i piccoli a ricordare ai grandi che si deve creare per costruire, e non per realizzare invenzioni che dividendo e distruggendo portano solo odio e sofferenza.

di Silvia Gusmano