Per facilitare la partecipazione dei fedeli in questo tempo di pandemia

A Natale i preti potranno celebrare fino a quattro messe

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17 dicembre 2020

Un decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti estende la concessione anche al 1° gennaio e all’Epifania


Più messe per favorire la partecipazione dei fedeli. È questo ciò che si legge nel decreto pubblicato mercoledì 16 dicembre sul sito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, firmato dal cardinale prefetto Robert Sarah e dall’arcivescovo segretario Arthur Roche.

«Vista la situazione innescata dalla diffusione mondiale della pandemia — recita il testo del provvedimento in latino — in forza delle facoltà attribuite a questa Congregazione dal Santo Padre Francesco, volentieri concediamo all’Ordinario del luogo — per motivi del perdurare del ​​contagio generale con il cosiddetto covid-19 — di consentire quest’anno nel periodo natalizio di celebrare quattro Messe» nel giorno di Natale (25 dicembre), nel giorno di Maria Santissima Madre di Dio (1° gennaio) e dell’Epifania (6 gennaio), «ai sacerdoti residenti nelle loro diocesi, ogni volta che lo ritengano necessario a beneficio dei fedeli».

A norma del Codice di diritto canonico, in caso vi sia scarsità di preti, il vescovo «può concedere che i sacerdoti, per giusta causa, celebrino due volte al giorno e anche, se lo richiede la necessità pastorale, tre volte nelle domeniche e nelle feste di precetto». Tre è pertanto il numero massimo.

Ora con questo decreto, e soltanto in occasione di queste particolarissime feste in tempo di pandemia, si aggiunge per i giorni di Natale, del primo dell’anno e dell’Epifania la possibilità di celebrare anche una quarta messa, così da moltiplicare le opportunità per i fedeli di prendervi parte, sempre nel pieno rispetto delle normative anti-covid.