Ancora nessuna notizia degli studenti rapiti

Boko Haram rivendica l’attacco in Nigeria

Oggetti degli studenti rapiti rimasti nella scuola (Afp)
15 dicembre 2020

Boko Haram ha rivendicato ieri il rapimento di centinaia di studenti nigeriani durante l’attacco armato a una scuola secondaria di Kankara, nello Stato di Katsina, nel nordovest della Nigeria. Un numero imprecisato di ragazzi si trova da venerdì scorso nelle mani del gruppo jihadista. Almeno 333, degli 800 alunni della scuola maschile, risultano inoltre scomparsi dopo l’assalto che li ha costretti a fuggire nella boscaglia. Lo riferiscono fonti locali.

Inizialmente era stata avanzata anche l’ipotesi di un attacco da parte bande criminali per chiedere riscatti. Nelle ultime ore, il giornale online The Daily Nigerian ha scritto però di aver ricevuto un messaggio audio — la cui autenticità deve ancora essere verificata in modo indipendente — dal leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, che rivendica il sequestro. «I nostri fratelli sono dietro al rapimento a Katsina», ha annunciato il leader, responsabile anche del sequestro di 276 ragazze delle scuole superiori a Chibok nel 2014, che scatenò un’ondata di indignazione globale. Alcune non fecero più ritorno alle loro case. «Quello che è accaduto a Katsina è stato fatto per scoraggiare pratiche contrarie all’Islam dal momento che l’educazione occidentale non è il genere di istruzione permessa da Allah e dal suo profeta», riporta ancora il giornale, citando le parole di Shekau.

L’attacco avvenuto nello Stato di origine del presidente Muhammadu Buhari si inserisce nel quadro delle crescenti critiche nei confronti del suo governo per la gestione della sicurezza. Ieri il portavoce della presidenza, aveva fatto sapere di «contatti da parte dei rapitori» e di «colloqui in corso per la sicurezza e il ritorno» degli studenti, senza però fornire dettagli sui sequestratori.

Nei giorni scorsi, il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha condannato fortemente l’attacco e chiesto «il rilascio immediato e incondizionato dei bambini rapiti». Ha inoltre ribadito che «gli attacchi alle scuole e ad altre strutture educative costituiscono una grave violazione dei diritti umani».