Giornata mondiale - Appello dell’Onu

Corruzione: un male globale

Indonesia: maxi operazione anti-corruzione relativa alla distribuzione di aiuti per l’emergenza sanitaria (Reuters).
11 dicembre 2020

Lo scorso 8 dicembre si è celebrata la Giornata internazionale contro la corruzione, indetta dalle Nazioni Unite allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo fenomeno e su come contrastarlo. Questa ricorrenza è stata istituita il 31 ottobre 2003, con l’approvazione da parte dell’Assemblea generale dell’Onu della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

La Convenzione, entrata poi in vigore nel dicembre 2005, ha segnato un punto di svolta nella lotta internazionale alla corruzione: oltre a rappresentare il primo strumento giuridico vincolante in questo ambito, infatti, il documento promuove per la prima volta un approccio transnazionale e multisettoriale contro la corruzione, e stabilisce delle vere e proprie misure per il recupero dei cosiddetti patrimoni trafugati. In questo campo opera infatti l’Istituto internazionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia (Unicri), che collabora con la rete Camden per il recupero patrimoni, allo scopo di identificare beni ottenuti da un Paese tramite atti di corruzione e far sì che questi vengano restituiti al Paese da cui provengono. È stata inoltre istituita una conferenza degli Stati aderenti alla Convenzione, con le funzioni di organo decisionale, presieduta dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc).

Il fenomeno della corruzione risulta estremamente pericoloso, per diversi motivi. Per cominciare ha numerose dimensioni, da quella sociale (priva i cittadini di diritti fondamentali), a quella politica (aumenta l’instabilità di governi e istituzioni democratiche, mettendo a repentaglio lo stato di diritto), a quella economica (rallenta lo sviluppo economico scoraggiando sia gli investimenti stranieri leciti che le piccole imprese locali, costrette a far fronte a costi di avviamento innaturalmente elevati). La corruzione ha inoltre un effetto polarizzante sulle differenze sociali, andando a impoverire in modo sempre maggiore i soggetti già svantaggiati e ad arricchire coloro che la sfruttano come strumento di guadagno. Questo aspetto si può riscontrare sia a livello di singoli individui che a livello di stato nazione. Inoltre, il fenomeno risulta essere, in diverse misure, diffuso in tutti i Paesi del mondo.

Per questi motivi le Nazioni Unite hanno deciso di mettere in risalto la problematica della corruzione, incoraggiando leader politici, governi, organi legislativi e gruppi di pressione in tutto il mondo a collaborare attivamente al fine di debellarla. Questo impegno è aumentato considerevolmente negli ultimi anni, come dimostra il comunicato ufficiale dell’Unodc che introduce la Giornata di quest’anno. Il documento si apre infatti con la constatazione che l’intolleranza verso la corruzione è notevolmente aumentata in tutto il mondo rispetto a 10 anni fa, portando numerosi politici corrotti a essere processati e giudicati. Un esempio del maggiore impegno contro la corruzione è l'interesse delle Nazioni Unite per la protezione dei divulgatori o “whistleblowers”, coloro che denunciano pubblicamente attività illecite o fraudolente.

L’attuale scenario globale, inoltre, appare potenzialmente ancora più favorevole allo sviluppo della corruzione a causa della pandemia di covid-19, in particolare in ambiti come quelli della salute pubblica e della piccola imprenditoria. Per questo motivo l’Unodc ha lanciato, insieme al Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undc), la campagna #UnitedAgainstCorruption, diffondendo delle linee guida per riconoscere e combattere la corruzione a diversi livelli.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato in un recente intervento che «la corruzione è illegale, criminosa e il peggiore tradimento della fiducia pubblica. È ancora più dannosa in tempi di crisi, come quello che il mondo sta vivendo adesso a causa della pandemia di covid-19. La risposta [degli Stati] al virus sta creando nuove possibilità [per la criminalità] di sfruttare i controlli deboli e l’inadeguata trasparenza, togliendo fondi alle persone nel loro momento di maggiore bisogno».

L’eliminazione della corruzione è inoltre parte degli Obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’obiettivo 16 (Pace, giustizia e istituzioni forti) promuove infatti lo sviluppo di istituzioni inclusive, responsabili e trasparenti per fare fronte al fenomeno.

di Giovanni Benedetti