Insigne giurista ed esponente di spicco del mondo cattolico

È morto Giuseppe Dalla Torre

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03 dicembre 2020

A 77 anni è morto, giovedì 3 dicembre, Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, insigne giurista e docente universitario, figura di spicco del mondo cattolico. Era nato a Roma il 27 agosto 1943. Suo nonno Giuseppe (1885-1967) ha diretto per quarant’anni «L’Osservatore Romano» e suo fratello Giacomo, morto il 29 aprile scorso, è stato gran maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Dal  1997  al  2019  ha ricoperto l’incarico di presidente del  Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, di cui in precedenza era stato giudice. Consultore di alcuni Dicasteri pontifici, ha partecipato, come segretario della delegazione governativa italiana, ai lavori della Commissione paritetica per la revisione del Concordato Lateranense (1976-1983).

Dal 1991 al 2014 è stato rettore della Libera Università Maria Santissima Assunta (Lumsa), dove ha insegnato Diritto canonico e Teologia morale, dopo avervi insegnato Istituzioni di diritto pubblico e diritto ecclesiastico.

Sotto la sua guida l’originario Istituto Universitario di Magistero Maria Ss. Assunta è stato trasformato in Libera Università, con l’attivazione della Facoltà di Lettere e filosofia e successivamente delle Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze della formazione, e con l’istituzione di corsi in Economia, Scienze politiche, Scienze della comunicazione e Psicologia. Al suo rettorato si deve anche l’istituzione delle sedi di Palermo e di Taranto e la riforma in Dipartimenti. Aveva mantenuto fino a oggi la guida della Scuola di alta formazione in Diritto canonico, ecclesiastico e vaticano.

Giuseppe Dalla Torre si era laureato in Giurisprudenza nel 1967 all’università La Sapienza di Roma e, nel 1968, in Diritto canonico alla Lateranense. Aveva iniziato la sua attività scientifica all’università di Modena, passando poi a quella di Bologna, dove era diventato professore ordinario nel 1980. Qui aveva insegnato Diritto costituzionale e Diritto ecclesiastico fino al 1990.

Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, ha fatto parte dell’Unione giuristi cattolici italiani, di cui è stato presidente nazionale, e del Comitato nazionale per la bioetica, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. È stato anche consigliere comunale a Roma.

In ambito accademico ha ricoperto gli incarichi di vice presidente del Coordinamento regionale delle università del Lazio e di vice presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane. Ha scritto oltre 600 pubblicazioni scientifiche, tra monografie, saggi e articoli, su tematiche relative al Diritto canonico, al Diritto ecclesiastico italiano, al Diritto pubblico e costituzionale.