Il Papa ha benedetto la statua che sarà portata in pellegrinaggio dal 1° dicembre 2020 al 22 novembre 2021

Un giro d’Italia mariano

La carezza del Papa alla statua della Madonna legata alla spiritualità della Medaglia miracolosa di santa Caterina Labouré (11 novembre)
12 novembre 2020

Un “giro d’Italia” mariano per ridare speranza, fiducia a un popolo alle prese con l’emergenza sanitaria e sociale. Per incoraggiare, Vangelo alla mano, chi vede l’orizzonte nero. Del resto, dicono con un sorriso i missionari vincenziani che hanno messo su questo progetto di evangelizzazione, «tanto più i tempi sono difficili tanto più ci si rivolge alla Mamma».

È proprio con questo spirito semplice, di popolo, che l’immagine della Madonna — espressione della spiritualità della Medaglia miracolosa di santa Caterina Labouré — girerà l’Italia in lungo e in largo, per un anno, e porterà ovunque anche la corona del rosario benedetta che Papa Francesco, personalmente, ha voluto mettere al collo della statua, incontrando — mercoledì mattina, 11 novembre, in Vaticano — i promotori del pellegrinaggio.

Sono le persone, le comunità, e non i luoghi le mete di questo pellegrinaggio a 190 anni dalle apparizioni mariane a Parigi, a Rue du Bac. «Si parte dai poveri» affermano i vincenziani. E uno slancio molto forte verrà sicuramente proprio dalla Giornata mondiale dei poveri che si celebrerà domenica 15 novembre.

Insomma portando in spalla la statua della Madonna, «con tutto il vigore spirituale della Medaglia miracolosa», i missionari busseranno alle porte delle persone emarginate, degli ammalati, degli anziani soli, di coloro che vivono la sofferenza. E anche dei giovani. Perché, ricordano, «la pandemia sta rendendo ancora più gravi le emergenze sociali».

Il 27 novembre si celebrerà la festa della Beata Vergine della Medaglia miracolosa e il pellegrinaggio in Italia dell’immagine di Maria inizierà — nel rispetto delle norme anti-covid — martedì 1° dicembre per concludersi il 22 novembre 2021. Ecco il calendario: 1° dicembre - 1° gennaio 2021: Lazio, Marche, Umbria; 2 gennaio - 3 febbraio: Campania; 4 febbraio - 28 febbraio: Calabria; 1° marzo - 31 marzo: Sicilia; 1° aprile - 30 aprile: Puglia, Basilicata e Abruzzo; 1° maggio - 31 maggio: Toscana e Liguria; 1° giugno - 30 giugno: Piemonte e Lombardia; 12 settembre - 13 ottobre: Emilia Romagna e Triveneto; 19 ottobre - 22 novembre: Sardegna.

Un pellegrinaggio popolare per questo tempo difficile, dunque. Ma non è che nel 1830 — quando Maria apparve alla giovane religiosa vincenziana Caterina Labouré — le cose andassero poi tanto meglio. La Francia viveva un tempo complicato — spiegano i missionari — segnato da una seconda rivoluzione e da lotte fratricide. Ed ecco che Maria interviene in quella storia dicendo: “Sono con voi e se venite a me troverete consolazione”». Ecco perché, dicono, «vogliamo semplicemente testimoniare che Maria è vicina, è madre di coloro che oggi sono più in difficoltà: pensiamo alle donne e agli uomini che vivono nei tanti luoghi della sofferenza, negli ospedali soprattutto, ma anche nelle case di riposo per gli anziani e nelle strutture per i poveri».

In sostanza, l’obiettivo del pellegrinaggio è ricordare, con i fatti, che davvero «Maria non lascia mai solo nessuno». E tutto questo, ci tengono a far notare i promotori, «nella semplicità più totale» come suggerisce il Vangelo. A conferma che un pellegrinaggio è sempre un fatto di popolo.

di Giampaolo Mattei