Biden già all’opera nomina la sua task force anti-covid

Trump cerca un altro finale

TOPSHOT - US President-elect Joe Biden delivers remarks at The Queen in Wilmington, Delaware, on ...
10 novembre 2020

Si profila un passaggio di consegne per lo meno complicato negli Stati Uniti dopo la vittoria di Joe Biden alla corsa per la Casa Bianca. D’altronde qualche preavviso c’era stato in campagna elettorale con Trump che alla fine di settembre rispose «vedremo quello che succede...» a chi gli chiese di esprimersi rispetto a una transizione pacifica nel caso di elezione del candidato democratico.

Dopo che nei giorni scorsi il tycoon ha affermato di aver perso le presidenziali a causa di una frode, ieri, il procuratore generale Usa, Bill Barr, ha autorizzato i pubblici ministeri federali ad avviare indagini sui presunti brogli. «Dato che il voto è ormai concluso, vi autorizzo a portare avanti indagini su casi di irregolarità nel conteggio dei voti prima della certificazione delle elezioni nelle vostre giurisdizioni», ha scritto Barr ai vari procuratori federali, specificando al tempo stesso che per avviare le indagini «devono esistere accuse chiare e apparentemente credibili di irregolarità che potrebbero potenzialmente avere un impatto sul risultato in un singolo stato». La notizia della decisione di Barr ha portato ieri alle dimissioni di Richard Pilger, alto funzionario del ministero di Giustizia responsabile delle indagini sui brogli elettorali.

Sono almeno quattro gli Stati chiave — Pennsylvania, Nevada, Georgia e Arizona — dove Biden si è imposto con uno scarto minimo. È soprattutto qui che Trump vorrebbe un riconteggio per cercare, o quanto meno sperare, un finale diverso.

Sempre di ieri, inoltre, la notizia che Emily Murphy, responsabile della General Services Administration (Gsa) alla Casa Bianca, non ha ancora vistato la lettera che identifichi ufficialmente il vincitore delle elezioni Usa. Questo atto permetterebbe al team di transizione del presidente eletto di ricevere le risorse necessarie per iniziare formalmente il suo lavoro. Una pura formalità che però serve a garantire alla squadra di Biden una serie di aiuti governativi per milioni di dollari e l’accesso alle agenzie federali, per il quale manca ancora il “via libera” appunto del capo della Gsa. Secondo il «Washington Post», Emily Murphy «si starebbe rifiutando» di firmare il documento.

Il team del presidente eletto è già all’opera. Domenica Biden e il suo vice Kamala Harris, hanno subito ufficializzato il sito web BuildBackBetter.com, delineando al suo interno quattro priorità immediate: la pandemia, la recessione, il cambiamento climatico e il razzismo sistemico. In chiave covid-19, nel giorno in cui gli Stati Uniti hanno superato complessivamente quota 10 milioni di positivi, Biden, nel commentare l’annuncio della Pfizer sul successo del suo vaccino, ha voluto ricordare che la scorsa settimana sono spesso stati superati i 100 mila casi e simultaneamente stanno salendo anche i ricoveri e i decessi. «Questa pandemia miete quasi un migliaio di vite americane al giorno, quasi 240 mila morti finora, ma le proiezioni indicano che potremmo perdere altre 200 mila vite nei prossimi mesi prima che il vaccino sia disponibile per tutti» ha detto il prossimo inquilino della Casa Bianca che ha incentrato la sua campagna elettorale sulla gestione “malsana” della pandemia adottata da Trump. Come prima mossa ha nominato la sua task force anti-covid, formata da 10 esperti tra medici e scienziati, guidati congiuntamente da 3 persone: Vivek Murthy, ex capo operativo della Sanità pubblica con Obama, Davide Kessler, ex responsabile della Drug and Food Administration e Marcella Nunez-Smith, professoressa di Sanità pubblica a Yale. Nel team anche due ex esponenti dell’amministrazione Trump: Luciana Borio e Rick Bright, l’esperto di vaccini cacciato dopo aver denunciato pressioni dalla Casa Bianca sull’idrossiclorochina. La squadra, di cui al momento non fa parte l’esperto immunologo Anthony Fauci, sarà operativa dal giorno dell’insediamento di Biden. Il 20 gennaio 2021 a Washington davanti al Campidoglio, teoricamente dovrebbe partecipare anche il presidente uscente. Ma non è chiaro se Trump ci sarà.

di Fabrizio Peloni