Ricordo di Arturo Lona Reyes

Vescovo dei poveri

varobj2777651obj2035841.jpg
04 novembre 2020

Era conosciuto come “il vescovo dei poveri” ed era uno degli ultimi esponenti messicani della “teologia della liberazione”. È morto il 31 ottobre, all’età di 95 anni, in seguito a complicazioni causate dal covid da cui era stato colpito, Arturo Lona Reyes, vescovo emerito di Tehuantepec. In un comunicato la Conferenza episcopale messicana ricorda il suo grande apporto al cammino della Chiesa, soprattutto nei confronti delle comunità indigene a cui ha dedicato gran parte della sua esistenza. Nominato vescovo di Tehuantepec da Paolo vi nel 1971, monsignor Lona Reyes si dedicò da subito a tutelare l’istruzione e il lavoro dignitoso delle comunità umili, sfruttate in impieghi di estrazione mineraria o agricola, divenendo l’anno dopo presidente della Commissione episcopale per gli indigeni.

Convinto assertore di una Chiesa più vicina al popolo, che assistesse instancabilmente i poveri e promuovesse principi di giustizia sociale, fondò a Tehuantepec il Centro dei diritti umani Tepeyac ma soprattutto l’Università indigena per offrire un pieno inserimento sociale alle popolazioni locali. Creò inoltre centri di studio e cooperative dove agricoltori e artigiani hanno potuto commercializzare i loro prodotti e conquistare quell’indipendenza economica che li affrancasse dall’indigenza. Per questa sua grande opera caritativa, nel 2008 gli è stato conferito il premio nazionale per i diritti umani Don Sergio Méndez Arceo come «riconoscimento di una vita dedicata alla difesa dei poveri e delle popolazioni indigene».