Presentato l’evento «The economy of Francesco»

Giovani protagonisti del domani

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27 ottobre 2020

Duemila ragazzi e ragazze da 115 Paesi dei cinque continenti parteciperanno on line all’appuntamento «The economy of Francesco. Papa Francesco e i giovani da tutto il mondo per l’economia di domani». A fornire cifre e dati dell’incontro — che, annunciato nel maggio 2019 e previsto per marzo scorso, si svolgerà via web, a causa dell’emergenza sanitaria, dal 19 al 21 novembre — è stato padre Enzo Fortunato, portavoce della comunità francescana del Sacro convento di Assisi e responsabile per la struttura informativa dell’evento, durante la presentazione svoltasi in streaming dalla Sala stampa della Santa Sede martedì mattina, 27 ottobre.

Saranno 12 i collegamenti allestiti con 115 nazioni per 4 ore al giorno. Nella seconda giornata di lavori ci sarà addirittura una maratona online di 24 ore con il contributo di oltre 20 Paesi. Gli iscritti, ha spiegato, potranno interagire da remoto con i relatori. A oggi i giornalisti accreditati sono circa 300.

Facendo riferimento alla pandemia in corso, il francescano conventuale ha fatto notare che essa «sta mettendo a nudo il sistema economico attuale» ponendolo di fronte a scelte decisive. Da qui la necessità di «rigenerarsi attraverso quel cammino che san Francesco ieri con i suoi figli e il Papa oggi hanno indicato alla società di allora e a quella di oggi». In pratica, ha aggiunto padre Fortunato, siamo chiamati a «ripensare alle prospettive che sogniamo». Ha poi citato gli scritti del Poverello di Assisi: «E io lavoravo con le mie mani e voglio lavorare... Voglio che tutti lavorino». Espressioni che sintetizzano in modo «emblematico il momento storico che stiamo vivendo».

Nel suo intervento Luigino Bruni, ordinario di economia politica presso la Libera università Maria Santissima Assunta (Lumsa) di Roma e responsabile scientifico di «The Economy of Francesco», ha sottolineato che questo appuntamento è diventato «il più vasto movimento di giovani economisti e imprenditori del mondo». Prima del lockdown, era stato pensato di dividere la riunione in due parti: un pre-evento di due giorni con 500 giovani e l’avvenimento vero e proprio di tre giorni aperto a 2.000 persone. L’emergenza covid-19, ha spiegato Bruni, ha prodotto un effetto collaterale e imprevisto, perché il pre-evento di 2 giorni è diventato di 9 mesi. Infatti, da marzo a oggi quasi mille giovani hanno lavorato attivamente nei 12 “villaggi tematici”, dando dato vita a un vero e proprio movimento diffuso in tutto il mondo. Questo, ha fatto notare, è «già il primo grande e importante risultato di “The Economy of Francesco”: giovani impegnati per una economia nuova, all’altezza dei tempi nuovi, che stanno mostrando l’obsolescenza dell’economia del xx secolo, ma anche di quella prima del gennaio 2020». In effetti, ha chiarito, «siamo entrati nell’era dei beni comuni e occorre una economia nuova». Non basta una «economia green per avere una economia di Francesco. Occorrono anche l’inclusione dei poveri, il protagonismo dei giovani, la coltivazione della vita interiore».

Gli ha fatto eco suor Alessandra Smerilli, ordinaria di economia politica presso la Pontificia facoltà di Scienze dell’educazione Auxilium e membro del comitato scientifico, la quale ha ricordato che i giovani non sono stati soli in questi 9 mesi di lavoro a distanza. Le attività sono state divise nei 12 “villaggi tematici”: lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; profitto e vocazione; policies for happiness; co2 della disuguaglianza; business e pace; economia è donna; imprese in transizione; vita e stili di vita.

Le attività di ogni “villaggio”, ha spiegato la religiosa, sono state coordinate da due figure scelte dal comitato scientifico e in media da una decina di collaboratori con esperienza negli ambiti di economia, impresa, management, finanza, povertà, sviluppo, innovazione, lavoro, risorse naturali. Si tratta di economisti, imprenditori, manager, ingegneri, comunicatori, rappresentanti di istituzioni, associazioni e movimenti. Gli adulti, ha fatto notare, «hanno saputo mettersi accanto ai giovani per accompagnarli, dare un feed-back alle loro proposte, aiutarli nel combinare ideali e possibilità reali».

Sono stati organizzati circa 300 eventi «Towards economy of Francesco» e una serie di “on-life” webinar molto partecipati, dal titolo «Moving towards a post-Covid better world», che si è conclusa a ottobre, per un totale di 27 seminari online mandati in streaming sul canale Youtube ufficiale dell’evento internazionale «The Economy of Francesco» e tradotti in 4 lingue. Sono stati coinvolti oltre 40 relatori senior, e più di 100 giovani da tutto il mondo. Un tema trasversale a tanti villaggi, ha sottolineato la religiosa, è la «rivalutazione della cura (care) all’interno della società e dell’economia, come chiave per modellare il futuro, insieme al bisogno di uno sguardo più femminile e di una maggiore partecipazione delle donne per una economia e una finanza più inclusive».

Successivamente Francesca Di Maolo, presidente dell’istituto Serafico di Assisi e membro del comitato organizzatore, ha annunciato che l’appuntamento si aprirà con un video realizzato dai ragazzi disabili della struttura da lei presieduta. Il filmato Parla del sogno segreto custodito nella loro anima.

Di Maolo ha poi fatto notare che non ci sono sviluppo né «futuro se non custodiamo la vita più fragile e indifesa». L’intento è quello di lanciare un appello stando «accanto ai nostri ragazzi che rappresentano l’incarnazione del limite e della vulnerabilità umana, ma anche accanto ai nostri medici, infermieri, terapisti, operatori sanitari ed educatori». Di Maolo ha anche aggiunto che il Serafico partecipa per dare voce a «tante persone ferite dalla povertà, dal limite, dalla malattia e dall’abbandono».

Dall’Argentina, infine, Florencia Locascio ha detto che in diversi Paesi ci si sta organizzando per prendere parte all’evento di Assisi riuniti in rete in piccole comunità territoriali.