Ankara propone un negoziato con Russia, Azerbaigian e Armenia

Mediazione turca nel Caucaso

epa08729369 The view of destructions after alleged Armenian shelling attack in the town of Barda, ...
14 ottobre 2020

Nel tentativo di trovare una soluzione pacifica al conflitto tra Azerbaigian e Armenia  nel Nagorno-Karabakh, la Turchia ha proposto l’avvio di negoziati a quattro con la Russia e le parti belligeranti nella regione meridionale  caucasica contesa.   Lo ha detto ieri Ibrahim Kalin, portavoce del Presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan.

«Visto che la Russia è dalla parte dell’Armenia, e noi sosteniamo l’Azerbaigian, incontriamoci a quattro per discutere della soluzione dei problemi. Se il Gruppo di Minsk  non ha saputo trovare una soluzione in trent'anni, è ora di trovare un nuovo meccanismo», ha precisato Kalin.

Sulla crisi nel Caucaso è intervenuto il Patriarca di Mosca Kirill, che  ha rivolto un appello alla pace ad armeni ed azeri in conflitto.  Il Patriarca ha invitato Baku e Yerevan a rispettare gli accordi raggiunti sabato scorso per un cessate il fuoco. Ha ricordato poi che «Armenia e Azerbaigian storicamente sono sempre stati e rimarranno vicini, vivendo fianco a fianco gli uni con gli altri in tutto il territorio dei due Paesi». «Dalle vostre decisioni — ha aggiunto — dipende la vita di molte persone, il futuro di pace dei vostri popoli».
Il rispetto della tregua è stato auspicato anche dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.  In un tweet, il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha chiesto ad  Armenia e Azerbaigian di attuare immediatamente il cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh e di smettere di colpire i civili.

Da Bruxelles, l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di  Sicurezza Comune, Josep Borrell, ha sottolineato la necessità che la tregua sia rigorosamente osservata, affinché tutte le ostilità nel Nagorno-Karabakh cessino immediatamente e si allentino tutte le tensioni, inclusa la retorica.