Le iniziative delle Pom statunitensi

Luce in tutte le nazioni

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17 ottobre 2020

L’obiettivo perseguito è quello di realizzare la costruzione di oltre mille chiese locali in Asia e in Africa, nelle isole del Pacifico e in alcune zone dell’America latina e dell’Europa. Anche in questo modo le Pontificie opere missionarie (Pom) negli Stati Uniti vogliono dare significato alla Giornata missionaria mondiale del 18 ottobre, evento che si celebra insieme a tutti missionari sparsi nel mondo e in cui viene sottolineata l’importanza dell’operato di quanto forniscono il loro sostegno nelle aree più disagiate della Terra. Attraverso tanti interventi di assistenza, progetti e  strategie di aiuto che hanno come denominatore comune la carità, i poveri ricevono un aiuto concreto e sperimentano l’amore e la misericordia di Dio, la sua speranza e pace. «Gesù era un missionario — si legge sul sito della Conferenza episcopale statunitense — e in quanto Parola di Dio è la luce di tutte le nazioni. Quando il Verbo si è fatto carne, ha portato la vita di Dio in mezzo a noi. Prima di tornare al Padre, ha mandato la Chiesa a continuare la missione affidatagli dal Padre e le ha dato forza con il suo Spirito: “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi” (Giovanni , 20, 21)».

Nella pagina web dell’organismo statunitense dedicata a questa giornata viene presentata una vasta raccolta di materiale come strumento di azione per la missione:  storia della manifestazione, risorse parrocchiali, attività promozionali, il messaggio di Papa Francesco sull’evento, risorse educative e una sezione sul tema “Preghiera e Bibbia”. Alla già ricca documentazione si aggiungono inoltre una serie di testimonianze ed esempi, sotto forma di blog, che si articolano su argomenti come “Missione e scritture”, “Predicando la missione” e “Quanto conosci la tua fede?”.

L’impegno missionario delle Pom statunitensi si esplica anche tramite una trasmissione televisiva in varie puntate sul tema, presentata su YouTube e trasmessa gratuitamente in streaming su Zoom in collaborazione con la United States Catholic Mission Association, intitolata How mission can help us navigate challenges today  («In che modo la missione può aiutarci a superare le sfide oggi»). Il programma approfondirà diverse tematiche: come rimanere resilienti, affrontare i traumi e mantenere viva la speranza concentrandosi sulle nostre relazioni, l’importanza della preghiera e la pratica della solidarietà. «Con questa iniziativa siamo molto felici di annunciare gli sforzi congiunti della nostra famiglia missionaria in questo momento difficile, per offrire un luogo di incontro a coloro che stanno lottando tutti i giorni», soprattutto in un tempo drammatico come questo connotato dalla piaga del covid-19, ha spiegato padre Andrew Small, direttore nazionale delle Pom statunitensi.

«Come Chiesa e comunità possiamo affrontare le sfide poste dalla pandemia solo se restiamo uniti, senza farci sopraffare dalla rassegnazione o dallo sgomento», ha aggiunto Small. Ogni appuntamento della trasmissione, ha puntualizzato il religioso, «vuole essere uno stimolo per il nostro impegno giornaliero attuale, utilizzando presentazioni, conversazioni, dialoghi e scambi online guidati dai missionari che intervengono per approfondire vari argomenti».

Non solo edifici di culto tra i progetti in corso delle Pom americane, sottolineano i responsabili, ma anche una raccolta fondi, tra le diverse iniziative, per donare cartelle e materiale didattico alla scuola materna «My home kindergarten» nella periferia di Erdenet, in Mongolia, dove sono seguiti 150 bambini, e per aiutare la ong dello Zambia «Cheshire Homes society» ad assistere bambini con disabilità rendendo possibile l’accesso a operazioni chirurgiche correttive, impianti di protesi e cure riabilitative post-operatorie. (rosario capomasi)