Dall’inizio del pontificato di Papa Francesco al 2018

La presenza dei cattolici nel mondo

Statistiche_15_x.jpg
15 ottobre 2020

La pubblicazione dell’Annuario Statistico della Chiesa per l’anno 2018 consente di esaminare la presenza dei cattolici nel mondo nel quinquennio appena trascorso.

I cattolici battezzati a livello planetario, sono passati dal 2013 al 2018 da poco più di 1.254 milioni a circa 1.329 milioni, con un incremento pari al 6%. Confrontando questi dati con l’evoluzione della popolazione mondiale, passata nello stesso periodo da 7.094 a 7.496 milioni, si osserva che la presenza relativa dei cattolici è lievemente aumentata da 17,68% a 17,73%. L’analisi geografica delle variazioni nel periodo esaminato mostra un esaltante aumento di circa il 18% dei cattolici nell’Africa, che invece ha incrementato la sua popolazione di poco più del 15%, ed il confronto fra le due percentuali mette in evidenza quanto sia stata efficace l’attività pastorale nei Paesi africani. Anche nel continente americano si è registrato un incremento dei cattolici superiore a quello della popolazione (4,6% contro 4,4%). All’incremento assai maggiore dei cattolici asiatici rispetto a quello della popolazione (7,6% contro 4,4%) si è avuto in Europa un calo di 0,4% dei cattolici a fronte di un esiguo aumento della popolazione di 0,2%; in Oceania, invece, si registra una crescita assai sensibile dei cattolici rispetto a quella degli abitanti (9,6% contro 8,1%).

La distribuzione dei cattolici, in accordo con il differente peso demografico dei diversi continenti, riesce piuttosto diversa nelle varie aree geografiche del pianeta. Si conferma la tendenza verso un aumento del peso dell’Africa (in cui i cattolici salgono dal 16,4% al 18,6% di quelli mondiali) e del continuo calo, invece, di quello europeo, per il quale la percentuale sul totale mondiale, scende nel 2018 di quasi un punto e mezzo percentuali dal 22,9% del 2013. Nel 2018, l’America rimane il continente a cui appartiene il 48,3% dei cattolici nel mondo. Di questi quasi il 58% è presente nell’America del Sud. Moderatamente crescente appare l’incidenza nel mondo cattolico del continente asiatico che, con un peso del 60% della popolazione mondiale, si mantiene attorno all’11,1% circa in tutto il periodo analizzato per quanto riguarda i cattolici. Stabile rimane invece l’incidenza dei cattolici battezzati in Oceania sul totale mondiale, anche se con una consistenza che non raggiunge lo 0,8 per cento.

Di particolare interesse appare, anche, la lettura dei dati, continente per continente, del numero relativo dei cattolici rispetto alla popolazione: quoziente che fornisce il numero dei cattolici per 100 abitanti del continente. Questi valori evidenziano come la presenza dei cattolici alla fine del 2018 sia radicalmente diversa nelle varie aree geografiche: si va da un 63,7% di cattolici presenti nella popolazione dell’America, al 39,7% in quella europea, fino al 3,3% in quella asiatica. Risulta di qualche rilievo sottolineare come l’area americana sia in sé molto differenziata: se nel Nord la percentuale di cattolici è solo 24,8%, in quella del Sud (86,5%) e in quella Centro Continentale (88,5%) la presenza dei cattolici appare ben più cospicua. Una lettura diacronica dei quozienti permette di evidenziare le differenti tendenze che prevalgono nelle aree geografiche a partire dal 2013, e che, comunque, manifestano variazioni sempre piuttosto di lieve entità. Ebbene, se la presenza dei cattolici a livello planetario risulta nel tempo in una situazione di quasi stazionarietà, in ciascuna area continentale — ed in particolare in Africa ed in America —  la tendenza si svolge verso una crescita lenta. Il risultato apparentemente contradditorio è verosimilmente da ascriversi alla preponderanza demografica dell’Asia in cui la presenza cattolica appare esigua.

(a cura dell’Ufficio Centrale Statistica della Chiesa)