«Un prete per chiacchierare»

L’amore ai tempi di TikTok

TikToc_5_x.jpg
05 ottobre 2020

«Se dovessi innamorarti e perdere la voglia di fare il prete?». È la domanda di un ragazzo, uno tra tanti, che, come tanti, mi provoca per vedere fino a che punto riesco a rimanere fedele a me stesso e alla mia vocazione. È la domanda di moltissime persone, fuori e dentro la Chiesa, che non riescono a capacitarsi della scelta di vita di un prete: per amore di Gesù, rinunciare all’amore di una famiglia propria. È una domanda troppo importante per lasciarla cadere, così decido di rispondere. Su TikTok. Sul social notoriamente più distante dalla Chiesa e più frequentato dai ragazzini. «Sì, potrebbe capitare di innamorarmi — dico — ma noi non siamo le nostre voglie e le nostre emozioni. L’amore è una scelta e io ho già preso la mia per sempre». Il video è diventato virale e in pochissime ore ha ottenuto più di un milione di visualizzazioni e migliaia di commenti. Tralasciando quelli più stupidi (le classiche bestemmie o le battute sulla pedofilia) numerosi sono stati di disapprovazione rispetto al contenuto della mia risposta. Non che mi aspettassi di ricevere applausi, ma sono rimasto spiazzato dalla divergenza tra la mia visione della vita e il pensiero del mondo, il quale sostiene — da quanto ho potuto constatare — che noi siamo le nostre emozioni e che l’amore non è una scelta. Insomma, esattamente il contrario di quello che avevo detto io. La società di oggi ha fatto delle emozioni un vero e proprio culto. Sono diventate l’unico criterio di verità di un’esperienza, o per lo meno il più importante. Sembra che ci siamo dimenticati di avere anche una ragione che dialoga con gli impulsi della nostra emotività e una libertà che decide cosa fare di fronte alle emozioni che proviamo.  Insomma, siamo anche le nostre emozioni, ma non solo. E allo stesso modo l’amore non si gioca solo sul terreno delle emozioni, ma parte da un sentimento che poi deve essere scelto liberamente. Molti, purtroppo, confondono l’innamoramento con l’amore. Il primo è una condizione dettata dalle emozioni che non dipende dalla nostra volontà (infatti non possiamo scegliere di chi innamorarci). L’amore, invece, è scegliere che cosa fare delle emozioni che proviamo, è decidere di dare la vita alla persona di cui ci siamo innamorati. L’amore è un dono meraviglioso che arricchisce la vita di chi lo riceve e realizza quella di chi lo offre. L’amore, che ultimamente è il dono di Dio stesso, è grazia, quindi è gratis, non perché abbia poco valore, ma perché deve essere liberamente donato e accolto, quindi liberamente scelto. Ecco perché non è solo questione di emozioni: perché un dono è veramente tale nella misura in cui, insieme al dono, si consegna interamente anche il suo donatore, col corpo, con l’anima e con lo spirito. Come sempre, insomma, imparare ad amare sembra essere la sfida più decisiva per l’umanità intera e per l’intera umanità di ciascuno di noi. Amare con le emozioni, con la ragione e con la libertà, perché per meno di così sarebbe troppo riduttivo. I più giovani, in particolare, hanno un enorme bisogno di sentirselo dire. Anche su TikTok.

di Alberto Ravagnani