Tensioni nell’isola greca dopo il rogo nel campo profughi di Moria

Dieci Paesi dell’Ue accoglieranno quattrocento minori da Lesbo

TOPSHOT - Homeless migrants and refugees sleep at a gas station after a fire destroyed Greece's ...
11 settembre 2020

La Grecia sta affrontando l’ennesima emergenza dopo il terribile incendio che due giorni fa ha distrutto il campo profughi di Moria nell’isola di Lesbo. Nelle prossime ore alcune navi finanziate dall’Ue saranno messe a disposizione per dare rifugio ai richiedenti asilo più vulnerabili. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, che ieri sera si è recato sull’isola, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza per quattro mesi.

Intanto il ministro degli Interni tedesco, Horst Seehofer, ha reso noto che saranno in tutto dieci i Paesi dell’Ue che accoglieranno i 400 minori non accompagnati. Francia e Germania ne accoglieranno rispettivamente tra i 100 e i 150, mentre ieri sera è stata annunciata la disponibilità anche dell’Olanda.

Nel frattempo, è stata rafforzata la presenza della polizia sull’isola, dove non accennano a placarsi le tensioni seguite all’incendio, che ha lasciato senza tetto circa 13.000 migranti. La popolazione ne chiede la il trasferimento. L’Ue, invece, è pronta a «finanziare un nuovo campo più moderno», ha annunciato Schinas, aggiungendo che «l’Ue è disposta anche a considerare qualsiasi richiesta greca per un ruolo più attivo nella gestione di questa nuova struttura»

Intanto nei pressi del campo andato a fuoco sono stati allestiti ricoveri d’emergenza, mentre un primo traghetto è già giunto nell’isola.