Imbarcazione di migranti esplode al largo di Crotone

Un’altra tragedia dell’immigrazione

Un gruppo di migranti arriva a Lampedusa (Ansa)
31 agosto 2020

Un’altra tragedia dell’immigrazione. Aumenta il bilancio dell’esplosione dell’imbarcazione con a bordo con 23 migranti avvenuta, ieri mattina, mentre si stavano compiendo le operazioni di trasbordo su un’unità della Guardia di finanza al largo della costa di Crotone. Sono stati recuperati finora quattro corpi, tra cui quello di una donna, mentre due migranti risultano ancora dispersi. Sono riprese stamattina le operazioni di ricerca. I feriti sono cinque, oltre a due finanzieri che erano impegnati nelle operazioni di soccorso. Dalle prime ricostruzioni il natante è esploso probabilmente a causa del carburante a bordo.

Cresce intanto la tensione a Lampedusa, dopo il maxi-sbarco che ha visto arrivare sabato notte trecentosettanta migranti in un colpo solo, tutti su un vecchio peschereccio. Il sindaco dell’isola, Totò Martello, minaccia lo sciopero generale per la crisi migranti. Oggi ne discuterà con una rappresentanza di imprenditori locali. «Ci stiamo per mettere d’accordo sulle modalità e sulla piattaforma di richieste della protesta» ha annunciato nelle ultime ore. È attesa intanto stasera all’isola della prima delle tre ulteriori navi quarantena. Tra l’hotspot e la Casa della fraternità ci sono poco più di un migliaio di migranti, dopo i trasferimenti di circa 200 persone verso la Sicilia, avvenuti nelle ultime ore. Il presidente della Sicilia chiede al governo di convocare un Consiglio dei ministri per discutere quella che considera un’emergenza assoluta.

Attesi intanto altri sbarchi. Circa 80 migranti sono arrivati stamattina nel porto di Crotone. Sull’imbarcazione — proveniente dalla Turchia— ci sono famiglie con bambini di nazionalità siriana, irachena, curda e afgana. Nelle prossime ore saranno trasferiti nel Cara di Isola Capo Rizzuto, dove verranno sottoposti a tampone anti covid.