Londra chiede a Parigi di fermare le imbarcazioni

Tensioni nella Manica a causa dei flussi migratori

Arrivo di migranti al Porto di Dover, nel Regno Unito (Reuters)
10 agosto 2020

L’arrivo incessante di migranti in Europa non preoccupa solo il Mediterraneo. Negli ultimi giorni in centinaia hanno cercato di attraversare il Canale della Manica — diventata la nuova frontiera della speranza — in piccole imbarcazioni. Il governo britannico è corso ai ripari e appare determinato a fermare il flusso di migranti illegali in viaggio dalla Francia verso le coste inglesi al punto da considerare anche il coinvolgimento dei militari, e della Royal Navy in particolare.

I vertici della Difesa a Londra stanno, in effetti, analizzando la richiesta in tal senso — riportano diversi media britannici — a conferma che il tema sia diventato particolarmente pressante per il governo. Intanto, il ministro degli Interni, Priti Patel, ha nominato ieri appositamente un comandante per gestire quella che inizia ad assumere i contorni di una vera e propria emergenza.

Oltre 500 persone sono state intercettate nei giorni scorsi mentre tentavano di attraversare la Manica, 235 nella sola giornata di giovedì, complici anche le condizioni meteorologiche favorevoli. L’obiettivo del Regno Unito è anche di fare pressione sulla Francia, con cui la prossima settimana sono in programma dei colloqui. Londra spera di raggiungere un accordo per contrastare il flusso di migrazione. Nello specifico, chiede che Parigi intervenga per fermare le piccole imbarcazioni su cui viaggiano i migranti, impedire loro di raggiungere le acque inglesi e riportarle indietro nei porti francesi, invece di tenerle sotto osservazione fino a quando non raggiungono le coste del Regno Unito. Il ministri francese e britannico responsabili dell’Immigrazione si incontreranno la prossima settimana.

Il ministro britannico per l’Immigrazione, Chris Philip, vorrebbe anche introdurre una schedatura (con la presa delle impronte digitali) dei migranti fermati lungo la Manica. Nel frattempo, l’Home Office ha incaricato Dan O’Mahoney, direttore del Centro per la Sicurezza Marittima ed ex Royal Marine, di mettere in campo «un’azione più decisa in Francia, compresa una più stretta applicazione delle norme, facendo anche ricorso a intercettazioni in mare e respingimenti delle imbarcazioni».

Intanto nelle ultime settimane si è intensificato il flusso di migranti anche lungo la rotta balcanica, con destinazione l’Europa occidentale. La polizia di frontiera bosniaca ha sventato, sabato scorso, in varie operazioni l’attraversamento illegale di 183 persone I migranti — riportano i media locali — sono stati bloccati a quattro valichi mentre tentavano di passare in Croazia, e a due nel tentativo di entrare in Bosnia-Erzegovina dal Montenegro. La maggior parte erano cittadini di Pakistan e Afghanistan.

Ieri, invece, in Macedonia del Nord la polizia ha scoperto e bloccato 94 migranti nascosti su un camion. L’automezzo è stato fermato per un controllo nei pressi di Radovis, nel sud-est del Paese, non lontano dal confine greco. L’autista è riuscito a fuggire, mentre i migranti — provenienti da Siria, Afghanistan, Iraq, Pakistan — sono stati condotti nel centro di accoglienza a Gevgelija, in attesa di essere consegnati alle autorità della Grecia, da dove erano entrati.