Tranne che nel sud-est asiatico e nel Mediterraneo orientale

Oms: la pandemia sta rallentando

Operatore sanitario in un ospedale di Rio de Janeiro (Epa)
26 agosto 2020

La pandemia da coronavirus sta rallentando nel mondo secondo gli ultimi dati settimanali dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in particolare nel continente americano. Più di 1,7 milioni di nuovi casi e 39 mila nuovi decessi sono stati segnalati nella settimana dal 17 al 23 agosto, pari a una diminuzione del 5% dei casi e del 12% dei decessi rispetto alla settimana precedente. Il rallentamento è stato registrato ovunque nel mondo tranne che nel sud-est asiatico e nel Mediterraneo orientale.

«Sebbene la regione delle Americhe rimanga la più colpita, rappresentando il 50% dei casi segnalati di recente e il 62% dei decessi, è questa l’area che ha registrato la maggiore diminuzione rispetto alla settimana precedente. Il sud-est asiatico, che è la seconda regione più attiva, continua a registrare un aumento pari al 28% e al 15% rispettivamente nei casi e nei decessi riportati di recente» dicono gli esperti dell’Oms.

In Italia si registrano 878 casi con 4 morti. Tuttavia — fanno notare i media — nell’ultima settimana i nuovi positivi sono stati circa 6.500, più del doppio di quella precedente (3.200). Situazione sotto osservazione anche in altri paesi Ue. Altri 3.304 casi di positività al covid-19 sono stati registrati nelle ultime 24 ore in Francia, in aumento rispetto ai 1.955 di ieri ma in diminuzione rispetto ai quasi 5.000 (4.897) di due giorni fa: queste le cifre della Direzione generale della Salute (Dgs). In Spagna, il governo regionale di Madrid ha disposto il rientro a scuola scaglionato nella capitale, fra il 4 e il 27 settembre, e la presidente della Comunidad de Madrid, Isabel Díaz Ayuso, ha annunciato un investimento di 370 milioni di euro per la ripresa dell’anno scolastico, da impiegare per l’assunzione di 10.610 insegnanti, ridurre il numero degli allievi nelle classi ed effettuare 100mila test.