Ma il presidente bielorusso esclude il ritorno alle urne

Lukashenko pronto a condividere il potere

Manifestanti in piazza a Minsk per protestare contro i risultati delle presidenziali (Epa)
17 agosto 2020

«Nuove elezioni in Bielorussia sono fuori questione»: lo ha detto oggi il presidente bielorusso Alexander Lukashenko incontrando i lavoratori alla fabbrica di trattori di Minsk. Tuttavia, il presidente, alla guida del paese dal 1994, ha detto di «essere disposto a condividere il potere, a procedere con modifiche alla Costituzione, ma non sotto le pressioni e non tramite proteste di piazza». Nessuno — ha aggiunto — «deve mai pensare di potermi costringere a fare qualcosa. Non ci saranno nuove elezioni. Perché altrimenti non ci saranno più le grandi fabbriche del paese. Tutto sarà distrutto». Va detto che questa mattina sono stati rilasciati quasi tutti i manifestanti fermati.

Dalla Lituania, dove è fuggita dopo il voto di domenica scorsa, la principale sfidante di Lukashenko,, Svetlana Tikhanovskaya, ha detto di «essere pronta ad assumere il ruolo di leader del paese fino a quando non saranno convocate nuove elezioni». In un video diffuso ieri, Tikhanovskaya ha spiegato che è in corso una valutazione giuridica per offrire basi solide alla convocazione di nuove elezioni.

Nel paese la tensione è altissima. Moltissimi operai sono in sciopero e si stanno riunendo in comitati. Secondo i media locali, i dirigenti di molte imprese hanno avuto un altro incontro con i dipendenti questa mattina e hanno esortato tutti «a mettere per iscritto le loro richieste senza interrompere il processo di produzione». Tuttavia «il voto per lo sciopero è stato praticamente unanime; stanno formando comitati di sciopero e si preparano a notificare formalmente all’amministrazione, tramite il sindacato, che la produzione sarà interrotta» si legge in una nota. Tra le richieste avanzate dai lavoratori, l’annullamento delle elezioni e lo stop delle violenze contro i manifestanti. Anche alcuni dipendenti della Belteleradiocompany, che riunisce le televisioni e le radio di Stato, sono in sciopero e alle 9.00 è stato mandato in onda per diversi secondi un divano vuoto.

Sul piano internazionale, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha convocato per mercoledì un Vertice Ue straordinario sulla crisi in Bielorussia. Questa mattina è intervenuta anche la Germania chiedendo lo stop delle violenze e la verifica dei risultati del voto.