Il presidente su Twitter: «Noi facciamo più test»

Il Congresso attacca Trump sulla risposta alla pandemia

Il virologo Anthony Fauci membro della task force anti-covid durante l’audizione al Congresso (Reuters)
01 agosto 2020

L’America è nel mezzo di una «catastrofe sanitaria». Non ha utilizzato mezzi termine James Clyburn, presidente della commissione speciale del Congresso Usa ieri nel riferire sulla risposta alla pandemia da parte dell’amministrazione Trump. Clyburn, davanti al direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive, il virologo Anthony Fauci, e al direttore dei Cdc (Centri di controllo e prevenzione delle malattie), Robert Redfield, ha criticato duramente la Casa Bianca per la mancanza di «una strategia nazionale per proteggere gli stetunitensi», aggiungendo che «quello che serve è un piano che dia priorità alla scienza sulla politica».

Il presidente Donald Trump ha replicato su twitter ancora una volta ribadendo come gli Usa siano avanti nei test. «Qualcuno può dire a Clybunr che il grafico che mostra più casi negli Usa che in Europa è dovuto al fatto che noi facciamo molti più test che in qualsiasi altro Paese al mondo», ha twittato l’inquilino della Casa Bianca. Sulla questione è intervenuto anche Fauci motivando scientificamente come l’Europa sia stata molto abile nel riuscire ad appiattire la curva dei contagi e a vedere scendere i casi. «Nei Paesi europei mentre il virus si diffondeva è stato realmente messo in lockdown il 95 per cento delle attività sociali, mentre negli Stati Uniti circa il 50 per cento». E quando gli Stati Uniti hanno iniziato a «riaprire il Paese di nuovo, soprattutto negli Stati del sud abbiamo visto 50 mila, 60 mila, 70 mila nuovi casi al giorno», ha sottolineato la figura di spicco tra gli esperti medici della task force Usa contro il coronavirus. Fauci, nel suo intervento, ha anche ripetuto l’appello di evitare «ogni tipo di assembramento», evitando la polemica con il deputato repubblicano Jim Jordan, che lo ha incalzato sulla facilità di diffusione del virus negli assembramenti in strada per le proteste delle ultime settimane.

Il virologo è tornato sul tema vaccino, dicendosi speranzoso che uno «sicuro ed efficace» sarà disponibile nel tardo autunno o alla fine dell’anno per tutti gli americani che ne avranno bisogno, senza dover dipendere da vaccini elaborati da altri Paesi. «La sicurezza o l’efficacia non possono mai essere garantite a meno che il processo non venga completato, ma siamo cautamente ottimisti», ha detto Fauci.

Intanto il Paese per il quarto giorno consecutivo ha oltrepassato le 1.200 vittime in 24 ore per complicazioni legate al covid-19. Dai dati della Johns Hopkins University ieri gli Stati Uniti hanno registrato 1.442 decessi rispetto alla sera precedente, portando a 153.268 il dato complessivo delle morti dall’inizio dell’emergenza sanitaria. La cifra quotidiana dei nuovi contagi si è avvicinata alle 70.000 unità ben 69.160 per la precisione, per un totale di oltre 4,56 milioni di casi confermati.

Centinaia di bambini con un’età media di 12 anni sono stati contagiati dal coronavirus durante le vacanze in un campo estivo della Georgia. Positivi anche diversi membri dello staff. Lo ha rivelato ieri un rapporto dei Cdc, la massima autorità sanitaria federale negli Usa, secondo cui sono almeno 260 i casi di covid-19 accertati dopo i test condotti su 344 individui che hanno soggiornato nel centro lo scorso mese.

Sul fronte finanziario l’agenzia internazionale di rating Fitch ha confermato ieri la tripla A per gli Stati Uniti ma ha abbassato l’outlook da stabile a negativo, puntando il dito anche sulla mancanza di «un piano credibile di consolidamento dei conti» visto il deterioramento in corso dell’economia e delle finanze pubbliche a causa della pandemia.