Sulle strategie per approvare il Recovery fund

Un vertice decisivo per il futuro dell’Europa

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16 luglio 2020

Il vertice di venerdì e sabato prossimi a Bruxelles sul Recovery fund — il piano europeo di aiuto economico ai Paesi più colpiti dall’emergenza covid-19 — sarà un Consiglio europeo «decisivo», per cui va ribadita la necessità che il risoluto passo in avanti in direzione europeista e comunitaria mostrato in questi ultimi mesi «non conosca battute d’arresto o addirittura retromarce».

È quanto ha auspicato il capo dello Stato italiano, Sergio Mattarella, ricevendo ieri pomeriggio al Quirinale il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in vista del vertice dell’Unione europea a Bruxelles Il presidente Mattarella, si è appreso, ha fatto gli auguri al Governo, augurandosi una soluzione positiva per l’Italia.

L’incontro tra Mattarella e Conte (erano presenti anche altri ministri italiani) è stata l’occasione per una ricognizione delle questioni aperte e degli schieramenti e degli atteggiamenti dei diversi Paesi. Sono stati ribaditi i punti dei temi sul tavolo e si è parlato di tattica e di strategie per la trattativa in Europa. Un appuntamento al quale l’Italia si presenta con una posizione negoziale ben precisa e con la convinzione che ci siano le condizioni per chiudere un accordo sul Recovery fund e sulle regole finanziarie pluriennali entro la fine di luglio. Un vertice dal quale, probabilmente, uscirà una intesa di massima complessiva, che sarà poi definita nelle settimane successive, anche se il folto fronte dei Paesi contrari — quelli del Nord e quelli del Gruppo di Visegrád — rimane ancorato sulle proprie posizioni.

Il ministro degli Esteri dei Paesi Bassi (tra i più contrari), Stef Blok, ha infatti detto che sulle riforme «vogliamo dire la nostra opinione». «Qualsiasi strumento verrà individuato sulla governance del Recovery fund dovrà prevedere la possibilità che ciascun Stato membro si possa pronunciare», ha precisato Blok, per dire se il piano di riforme presentato è sufficiente o meno.

Da Madrid, dove si trova per commemorare le vittime spagnole del covid-19, il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli, ha affermato che sarebbe «irresponsabile» non raggiungere un accordo sul Recovery fund. Sassoli ha ricordato che la proposta dell’Europarlamento è avere un «solido» Recovery fund, perché di fronte a una crisi globale come quella del coronavirus, «la risposta non può essere nazionalista e nessun Paese può emergere da solo» da questa crisi.