Sempre profonde le divisioni tra i Paesi sulla gestione dell’emergenza

Sul Recovery fund un vertice europeo in salita

L’inizio dei lavori del vertice a Bruxelles (Afp)
17 luglio 2020

A Bruxelles è in corso di svolgimento l’atteso vertice del Consiglio europeo, che deve decidere quale futuro dare all’Unione dopo il covid-19. Sul tavolo l’intricato nodo del Recovery fund, i fondi per la ripresa economica dei Paesi maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria, e il bilancio dell’Ue 2021-2027.

Il negoziato tra i leader dei Ventisette sul Recovery fund — sul piatto ci sono 750 miliardi di euro di aiuti, 500 di trasferimenti e 250 di prestiti — appare tutto in salita, con i Paesi contrari fortemente decisi sul no all’intesa. «Vedo poco meno del 50 per cento di possibilità di raggiungere un accordo», ha detto arrivando a Bruxelles il premier olandese, Mark Rutte. Paesi Bassi, Austria, Danimarca e Svezia, assieme al Gruppo di Visegrád, sono i Paesi che più si oppongono al piano europeo di aiuto. Un blocco compatto nel chiedere, tra l’altro, una riduzione dei sussidi a fondo perduto rispetto ai miliardi previsti dal Recovery Fund — che vede l’Italia come primo beneficiario — e un taglio ulteriore, per farlo scendere da 1074 a 1050 miliardi, del bilancio 2021-2027 dell’Ue. «E’ ancora possibile raggiungere un compromesso», ha aggiunto Rutte, sottolineando, però, la ferma intenzione di Amsterdam di «vedere le riforme» in cambio degli aiuti. La posizione dei Paesi Bassi sulla governance dei piani economici rappresenta uno dei principali ostacoli sulla via dell’accordo.

Di tutt’altro tenore le dichiarazione dei vertici europei. «Dobbiamo superare questa crisi ed emergere più forti da questa crisi. Tutti i pezzi necessari per un accordo sono sul tavolo. Una soluzione è possibile», ha detto il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. «Con coraggio politico è possibile avere un accordo», ha dichiarato dal canto suo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Ieri c’è stata anche una «forte intesa» tra il presidente del Consiglio dei ministri italiano, Giuseppe Conte, e il capo dello Stato francese, Emmanuel Macron, nella direzione di una «risposta ambiziosa e immediata».

Il vertice, che si conclude sabato, si svolge all’Europa Building di Bruxelles, chiuso alla stampa per ragioni di sicurezza sanitaria.