Fingendo un naufragio sono stati ritrovati su un’isola della Malaysia

Rohingya in fuga

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27 luglio 2020

È finita bene la vicenda del barcone carico di rifugiati appartenenti all’etnia musulmana dei rohingya del Myanmar, di cui si erano perse le tracce ieri davanti alla costa malaysiana. I ventisei migranti a bordo, che si temeva fossero morti in mare a cause del naufragio della loro imbarcazione, sono stati ritrovati nascosti nella foresta di una piccola isola a nord-ovest dell'isola di Langkawi, in Malaysia. La ricerca era iniziata dopo che un altro rifugiato che viaggiava sulla stessa barca è arrivato a nuoto sull’isola di Langkawi, vicino al confine thailandese, e ha dato l’allerta. Inizialmente ha affermato che la barca si è capovolta prima di ammettere che non era vero.

Sono cominciate così le operazioni di ricerca con due imbarcazioni e due aerei della Guardia costiera . Tutti i migranti trovati sono stati arrestati e sottoposti a test per il coronavirus prima di essere consegnati ai servizi di immigrazione. La Malaysia è una delle principali destinazioni per i rohingya in fuga dalle persecuzioni in Myanmar. Ma le autorità malesi hanno cercato negli ultimi mesi di impedire l’arrivo dei migranti, temendo la diffusione del covid-19.