Nella cattedrale di Kielce in Polonia

L’ordinazione episcopale di monsignor Jagodziński nunzio apostolico in Ghana

18 lipca 2020 Kielce Msza æw. z æwi«ceniami biskupimi ks. Henryka JagodziÄskiego.
23 luglio 2020

Sabato scorso, 18 luglio, nella cattedrale di Kielce, in Polonia, si è celebrata l’ordinazione episcopale di monsignor Henryk Mieczysław Jagodziński, arcivescovo titolare di Limosano, nunzio apostolico in Ghana. Il sacro rito è stato presieduto dall’arcivescovo Jan Romeo Pawłowski, delegato per le Rappresentanze Pontificie, essendo co-consacranti l’arcivescovo Salvatore Pennacchio, nunzio apostolico in Polonia, e monsignor Jan Piotrowski, vescovo di Kielce. Hanno inoltre partecipato alla solenne celebrazione dodici vescovi polacchi, numerosi sacerdoti e fedeli, osservando le disposizioni sanitarie attualmente vigenti in Polonia a causa della pandemia da coronavirus.

Era presente l’intera famiglia di monsignor Jagodziński, con in prima fila il signor Józef, suo padre. Nell’omelia pronunciata nella circostanza, l’arcivescovo Pawłowski ha ricordato che nella Chiesa di Cristo nulla è meritato, dovuto, ma tutto è grazia e dono di Dio. Tra gli altri doni che il Signore concede agli uomini, vi è anche quello della vocazione sacerdotale. Monsignor Henryk, che già nel “primo seminario” della propria famiglia ha scoperto tale dono della chiamata di Dio, ha prontamente risposto e, collaborando con la grazia ricevuta, per ben venticinque anni ha esercitato il ministero della vocazione sacerdotale. Una buona parte di tale percorso è trascorsa nel servizio diplomatico della Santa Sede. Ora il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo titolare di Limosano, inviandolo come suo rappresentante in Ghana.

«L’occasione dell’ordinazione episcopale è propizia — ha sottolineato monsignor Pawłowski —, per rendere grazie a Dio per la Successione apostolica conservata e perpetuata nella Chiesa e per la persona del Successore di Pietro, che presiede nella carità e guida il Collegio dei successori degli apostoli. Ogni ministero episcopale è, per sua natura, l’esercizio della comunione, che deve svolgersi sempre cum Petro et sub Petro. Caro monsignor Henryk la Chiesa in Ghana ti sta aspettando — continuava il Delegato per le Rappresentanze Pontificie — con tutta la gioiosa fede, col desiderio di essere accompagnata nel coltivare le sue belle tradizioni e diffondere i valori del Vangelo di Cristo. Ti attende come Pastore, padre, fratello e testimone. Non aver paura di annunciare la verità della nostra fede. Non cercare soltanto di difendere le posizioni acquisite, ma vai avanti con la forza del mandato apostolico ricevuto da Gesù stesso. Lo porterai, come hai scelto nel tuo motto episcopale: in fines Orbis. Ti sostenga la forza dello Spirito Santo che  oggi  ricevi in pienezza, ti conforti la preghiera della Chiesa, anche questa tua Chiesa di Kielce, ti accompagni la benedizione di Papa Francesco. Ti sia propizia la Vergine Maria, Regina della Polonia, venerata in questa antica cattedrale col bel titolo di Maria Ausiliatrice di Kielce. E alla sera del tuo cammino terreno, possa anche tu ripetere le parole dell’apostolo Paolo:  “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede” (2 Tm 4, 7)».

Alla conclusione della celebrazione, sono stati letti alcuni messaggi augurali inviati per la circostanza, tra cui quello del presidente della Repubblica della Polonia, il signor Andrzej Duda, rappresentato dal suo inviato, il ministro di Stato Adam Kwiatkowski. Infine, l’arcivescovo Jagodziński ha espresso la propria gratitudine a Dio, alla Chiesa e a Papa Francesco per la fiducia e per il dono della pienezza del Sacerdozio. Si è pure rivolto alla propria famiglia, ai vescovi presenti, ai sacerdoti, alle autorità civili e ai convenuti. Accompagnato dal solenne canto del Te Deum, il nuovo arcivescovo ha infine percorso la navata centrale della cattedrale, benedicendo tutti i presenti.