Alta tensione nell’Egeo tra Turchia e Grecia

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23 luglio 2020

Risale la tensione tra Turchia e Grecia nell’Egeo. L’ultimo contenzioso nel mare conteso si sta svolgendo nei pressi della piccola isola ellenica di Kastellorizo, a un paio di chilometri dalla costa turca di Kaş.

Ad accendere questa nuova miccia è stato l’annuncio turco di una missione navale di esplorazione energetica, ennesima mossa della già delicata partita del gas nel Mediterraneo orientale. Il Governo di Ankara di Recep Tayyip Erdoğan ha inviato una nave da ricerca sismica nell’area a sud di Kastellorizo, che rivendica come parte della sua piattaforma continentale e su cui la Turchia ha anche lanciato un avviso di restrizione della navigazione. Una pretesa che Atene ha sempre negato con forza, denunciando una violazione delle sue acque territoriali.

A seguito dei movimenti navali turchi, la Marina militare greca ha subito disposto l’«allerta intensificata» nel sud e nel sudest dell’Egeo. Le unità schierate — hanno avvisato fonti militari di Atene — sono «pronte a rispondere a ogni attività», dopo che il ministero degli Esteri greco ha formalmente protestato con il Governo di Ankara.

Immediata è giunta la risposta turca, per via diplomatica e con un rafforzamento navale. Nelle scorse ore, gruppi di soldati turchi sono infatti stati richiamati d’urgenza dalle licenze estive, mentre una ventina di navi da guerra della Marina sono state indirizzate nell’area, sorvolata a lungo da f-16 e aerei da combattimento dei due Paesi. «Le rivendicazioni della Grecia sulla sua piattaforma continentale sono contrarie al diritto internazionale», sostiene Ankara, che ha esteso notevolmente i suoi pretesi confini marittimi dopo il recente accordo con il Governo libico.

Alla crisi tra i due Paesi guarda con preoccupazione anche l’Ue, schierata al fianco di Grecia e Cipro contro le perforazioni turche nel Mediterraneo orientale. La missione navale turca nell’Egeo «non è di aiuto ed invia il messaggio sbagliato», ha commentato un portavoce della Commissione europea, ricordando gli esiti dell’ultimo vertice del Consiglio degli esteri dell’Ue. In quell’occasione, i ministri degli Esteri si erano confrontati proprio sul tema delle relazioni tra l’Ue e la Turchia, e ne era emersa la volontà di esplorare nuove strade per un dialogo con Ankara.