Movimenti di truppe di Pyongyang lungo il 38° parallelo

Sale la tensione tra le due Coree

epa08489852 Visitors walk past a sign in Imjingak, near the Demilitarized Zone (DMZ) in Paju, ...
17 giugno 2020

Aumenta a dismisura la tensione tra Corea del Nord e Corea del Sud. Dopo avere fatto esplodere ieri l’Ufficio di collegamento intercoreano di Kaesong, truppe di Pyongyang si stanno riposizionando da stamane in due aree che erano state smilitarizzate in base agli accordi firmati con Seoul. Lo hanno confermato fonti militari del Nord.

Secondo quanto riferiscono i media nordcoreani, i militari saranno inviati nel parco industriale della città di Kaesong e sulle montagne di Kumgang, nella costa orientale. Verranno inoltre ripristinati i posti di guardia nella zona cuscinetto che separa i due Paesi, hanno aggiunto le stesse fonti.

All'indomani della demolizione dell'ufficio di collegamento, la Kcna (l’agenzia di stampa ufficiale del regime) ha riferito in un dispaccio che Kim Yo-jong, la sorella del leader Kim Jong-un, ha respinto l'offerta di Seoul di mandare al Nord inviati speciali dopo la distruzione del simbolo della cooperazione bilaterale, criticando la proposta del presidente sudcoreano, Moon Jae-in, di riavviare il dialogo.

Dal canto suo, la Corea del Sud ha avvertito che non intende tollerare provocazioni. Le parole provenienti da Pyongyang, che accusano Moon di essere responsabile per il collasso delle relazioni inter-coreane, sono «scortesi e insensate», ha dichiarato il portavoce della Casa Blu, l'ufficio presidenziale sudcoreano, Yoon Do-han. «Non tollereremo più retorica e azioni prive di tatto» che danneggiano la fiducia reciproca tra i leader delle due Coree, ha aggiunto Yoon. I militari sudcoreani hanno poi messo in guardia la Corea del Nord, che, hanno detto, sarà chiamata a «pagare un prezzo» nel caso adotti azioni militari contro il Sud.

La zona demilitarizzata (Zdc) è la striscia di terra che divide a metà la penisola coreana, stabilita dalle disposizioni dell'accordo di armistizio coreano per fungere da zona cuscinetto tra il Nord e il Sud. La Zdc è una barriera di confine che divide a metà la penisola asiatica. Venne istituita per accordo tra la Corea del Nord, la Cina e il comando delle Nazioni Unite nel 1953. La zona demilitarizzata è lunga 250 chilometri e larga circa 4.

Sulla tensione al 38° parallelo sono intervenuti anche gli Stati uniti e la Cina. Da Washington, l’Amministrazione ha esortato la Corea del Nord ad «astenersi da qualsiasi nuovo atto controproducente».

Un portavoce del Dipartimento di Stato americano ha anche affermato che Washington «sostiene pienamente gli sforzi di Seoul» a favore delle relazioni intercoreane.

Da Pechino, il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, ha invitato Pyongyang a non mettere a repentaglio la stabilità regionale. «La Corea del Nord e la Corea del Sud sono un unico popolo e, in quanto Paese vicino, la Cina ha sempre auspicato il mantenimento della pace», ha precisato Zhao.