Tragico naufragio al largo della Tunisia

Recuperati i corpi di oltre venti migranti

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10 giugno 2020

Un’altra tragedia dell’immigrazione, ieri, nel Mediterraneo. Sono 22 i corpi di migranti finora recuperati dalla marina tunisina a Kraten al largo delle isole Kerkennah. Le vittime viaggiavano su un barcone con circa 53 migranti, presumibilmente subsahariani, a bordo. Lo riferiscono fonti ufficiali tunisine. L’imbarcazione era partita da Sfax nella notte tra il 4 ed il 5 giugno e diretto verso le coste italiane. Il portavoce del tribunale di Sfax, Mourad Turki, ha annunciato ieri l’apertura di un’indagine.

La Guardia costiera e i militari della Marina tunisine, con l’aiuto di unità subacquee, sono ancora impegnate nella ricerca di eventuali superstiti. «Il numero di morti sarà sicuramente più alto, ma al momento non si può sapere con esattezza quante persone stavano tentando la traversata» ha dichiarato in una nota Romdhane Ben Amor, del Forum tunisino per i diritti economici e sociali. Rimane incerta anche la nazionalità delle vittime.

La Tunisia è il punto di partenza per molti migranti che cercano di raggiungere l’Europa. Nel mese di maggio la guardia costiera tunisina ha bloccato 1.243 persone pronte a salpare illegalmente, prosegue Ben Amor, il 68% delle quali di origine subsahariana e il 32% tunisina. Numeri che non si registravano così alti dal 2011/2012.