Migliaia di adesioni all’iniziativa dell’arcidiocesi di Parigi

Notre-Dame disegnata dai bambini

Alcuni dei disegni che sono stati inviati da bambini di tutto il mondo
13 giugno 2020

Seimila disegni di bambini e ragazzi provenienti da tutta la Francia e da diverse parti del mondo: è stata un successo l’operazione «Disegnami Notre-Dame, la chiesa che conosci o che immagini», un’iniziativa promossa il 15 ottobre dello scorso anno dalla diocesi di Parigi e dall’ente pubblico incaricato della conservazione dell’edificio sei mesi dopo l’incendio che aveva gravemente danneggiato uno dei più importanti simboli della Francia e della cristianità in Europa. A partire dal 16 giugno — festa della dedicazione della cattedrale — una cinquantina di queste opere realizzate da bambini e ragazzi di età compresa tra i 4 e i 16 anni, francesi, britannici, tedeschi, polacchi o statunitensi, verranno esposte sul sagrato di Notre-Dame, appese sulla palizzata che protegge il cantiere di restauro. «Poiché non è stato facile selezionare soltanto alcuni disegni dalla straordinaria produzione di tutti questi giovani artisti», riporta un comunicato, un altro centinaio sarà presentato nella grande navata gotica del Collegio dei Bernardins, che verrà riaperto al pubblico lo stesso giorno. «Opere, queste, che esprimono la viva emozione dopo l’incendio e il grande affetto che ci lega alla cattedrale», sottolinea il rinomato istituto parigino di dialogo tra Chiesa e società.

«Oggi il nostro pensiero si dirige verso di voi perché, domani, sarete i giovani e gli adulti che verranno a visitare una cattedrale restaurata, le cui porte vi saranno spalancate», aveva dichiarato monsignor Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi, in occasione del lancio dell’iniziativa.

L’incendio della cattedrale di Notre-Dame era partito nel pomeriggio del 15 aprile 2019 da un’impalcatura, avvolgendo in poche ore il tetto e la guglia, fino a farli crollare, intorno alle otto di sera. I lavori di restauro e di ricostruzione — temporaneamente interrotti a causa del covid-19 — dovrebbero essere completati in quattro anni. L’8 giugno è cominciata una tappa importante per il cantiere, quella che permetterà di smontare l’impalcatura incendiata e rimasta gravemente compromessa dalle fiamme. La struttura in alcune sue parti aveva addirittura fuso per il calore. Per gli ingegneri del cantiere smontarla è l’impresa più difficile, visto il rischio di un crollo con ulteriori danneggiamenti alla cattedrale. L’operazione durerà tutta l’estate. «Quando avremo finito di smontare — ha commentato il rettore di Notre-Dame, don Patrick Chauvet — potremo dire che la cattedrale è salva al cento per cento».

Il sagrato di Notre-Dame è stato riaperto al pubblico il 31 maggio per la festività di Pentecoste con una breve cerimonia svoltasi alla presenza di monsignor Aupetit, del sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, e del generale Jean-Louis Georgelin, sovraintendente ai lavori. L’accesso alla piazza che ospita anche il “punto zero” delle strade di Francia è stato reso possibile dopo lunghe operazioni di pulizia destinate a rimuovere la polvere di piombo tossico che si era sprigionata a causa del rogo e che aveva inquinato l’intera zona circostante la cattedrale. Quanto allo stesso edificio, è stato riaperto, soltanto per poche ore, lo scorso Venerdì Santo, con tutte le restrizioni dovute per l’emergenza coronavirus, per una celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Parigi con la venerazione della Corona di spine, la reliquia più preziosa conservata a Notre-Dame che si è come miracolosamente salvata dalle fiamme.