Il Paese in guerra affronta già una pesante crisi economica

In vigore le nuove sanzioni Usa alla Siria

FILE PHOTO: People wait the call to prayer before they eat their Iftar meal provided by a group of ...
18 giugno 2020

Sono entrati ieri in vigore i nuovi provvedimenti economici degli Stati Uniti contro l’establishment siriano. Il pacchetto di misure è stato chiamato Caesar Syria Civilian Protection Act e arriva in un momento delicatissimo per il Paese arabo, nel pieno del conflitto civile esploso nel 2011 e di una crisi economica senza precedenti. A farne le spese, come sempre, i più deboli: i civili, le famiglie, le donne e i bambini.

Promosso dall’amministrazione statunitense di Donald Trump, il Caesar Act include nuove sanzioni sia contro il governo siriano, innanzitutto il presidente Bashir Al Assad, per crimini di guerra sulla popolazione, sia provvedimenti contro singoli individui e società che lo sostengono economicamente. La sua particolarità sta nel fatto che riguarda non più solo siriani, ma qualsiasi persona, società o Stato che intrattiene rapporti commerciali con Damasco o partecipi alla ricostruzione del Paese. Parti del provvedimento sono già state incorporate nel National Defense Authorization Act per l’anno fiscale 2020. Si tratta di un provvedimento atteso ma che, come detto, arriva in un momento particolarmente delicato per il Paese. Nelle scorse settimane si è registrato un crollo della lira siriana, con conseguenze drammatiche. A partire da aprile, infatti, la moneta di Damasco ha perso oltre il 70 per cento del proprio valore. Intanto, sale sempre più la tensione sociale nel Paese e si registrano proteste popolari anti-governative, contro la corruzione, il peggioramento delle condizioni economiche e il carovita.