Un’iniziativa di solidarietà a favore delle popolazioni amazzoniche

Il virus non cede in America Latina

epa08499080 Couple of Marubo Indians Newton (L) and Anita (R) receive information about COVID-19 ...
23 giugno 2020

Continua a puntare verso l’alto la curva della pandemia in America Latina, anche se da due giorni le percentuali di crescita di contagi e di decessi sono leggermente inferiori alle medie. I nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore si sono avvicinati alle 40.000 unità, portando il dato complessivo sopra i 2.09 milioni. Le vittime sono state 1.820 e il totale delle morti è arrivato a 97.544. All’attenzione generale, dalla settimana scorsa, la situazione delle comunità indigene in America Latina. La morte del leader indigeno Paulinho Paiakan, uno dei più accaniti difensori della foresta pluviale amazzonica, ha dato un volto a questo drammatico scenario. Spesso abbandonate dai governi e potenzialmente più fragili per mancanza di sufficienti difese immunitarie le comunità indigene stanno subendo una vera e propria decimazione a causa della pandemia del nuovo coronavirus. La Pan American Health Organization ha stimato che almeno 20.000 indigeni siano risultati positivi al covid-19 in America Latina. In Brasile, secondo l’Associazione nazionale delle popolazioni indigene, sono più di 300, al momento, le vittime appartenenti a più di 100 comunità e circa 5.500 gli indigeni contagiati su una popolazione di 750.000 unità.

Nel frattempo, proprio in aiuto delle popolazioni amazzoniche è giunta la notizia dell’apertura di un corridoio umanitario che porterà nella regione 50 tonnellate di presìdi medici. Un’iniziativa frutto della collaborazione tra la Fondazione Pontificia “Gravissimum Educationis”, in seno alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, in collaborazione con il ministero dell’Educazione degli Emirati Arabi Uniti. Dal febbraio 2019, i due organismi applicano in ambito educativo il «Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza».

Giovedì 25 giugno da Abu Dhabi un aereo trasporterà gli aiuti a Lima, in Perú; poi, via terra, il carico proseguirà per Iquitos, città sul Rio delle Amazzoni, nel folto della foresta amazzonica, destinazione finale del materiale. Mascherine, guanti, ossigeno medicale — utili a contenere il diffondersi nella pandemia — e generi alimentari saranno smistati dalla Chiesa locale: una parte sarà destinata alle strutture sanitarie ed educative; la restante distribuita fra le famiglie della zona.