Riconquistato l’aeroporto internazionale di Tripoli

Haftar in Egitto in vista dei colloqui Onu

Fighters loyal to the UN-recognised Libyan Government of National Accord (GNA) recapture the capital ...
04 giugno 2020

Il leader dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna), Khalifa Haftar, è arrivato al Cairo, dove incontrerà il ministro della Difesa, Mohamed Ahmed Zaki, e il presidente egiziano, Abdel Fatah al Sisi, per discutere degli ultimi sviluppi della situazione in Libia. Lo rendono noto i media libici. Il focus dell’incontro tra Haftar e Al Sisi sarà l’intervento militare della Turchia in Libia, assieme alla ripresa dei colloqui del comitato 5+5 tra l’Lna e il Governo di accordo nazionale (Gna) del premier Fayez al Sarraj. A riferirlo è una fonte vicina alle forze di Haftar. Secondo i media egiziani si discuterà anche delle condizioni che intende porre Haftar nei colloqui a guida Onu, in particolare lo scioglimento dei gruppi armati nella Libia occidentale e il ritiro dei mercenari siriani e turchi dal Paese.

Nelle stesse ore, una delegazione del governo di Tripoli, composta dal vice premier, Ahmed Maitig, e dal ministro degli Esteri, Mohammed Tahir Siala, è giunta a Mosca per colloqui con le autorità russe. Il Ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha chiesto la fine delle ostilità in Libia e «l’inizio di un dialogo inclusivo con tutte le principali forze politiche libiche e i movimenti non governativi». Lo riportano i media locali, citando un comunicato del ministero degli Esteri russo. Sullo sfondo delle missioni, l’annuncio fatto nei giorni scorsi dalla missione Onu in Libia (Unsmil), secondo la quale le parti in conflitto hanno accettato di riprendere i negoziati per un cessate il fuoco.

Nel frattempo, il portavoce dell’Operazione Vulcano di Rabbia, del governo di Tripoli, Mohamed Gounounu, ha affermato che le forze governative controllano ormai «tutti i confini amministrativi della capitale». La notizia arriva il giorno dopo la ripresa del controllo da parte dell’esercito del premier Fayez Al Sarraj del vecchio aeroporto internazionale di Tripoli, chiuso dal 2014 e fino a ieri in mano alle forze di Haftar. Al momento non ci sono reazioni da parte dell’Lna.

Sulla crisi libica si è espresso, ieri, il ministro degli Esteri italiano, Luigi di Maio: «Se non fermiamo la guerra in Libia insieme agli amici francesi e agli amici tedeschi, non potremo fermare i flussi migratori», ha detto al termine dell’incontro alla Farnesina con il suo omologo francese Jean-Yves Le Drian. «Il primo tema è stato la Libia e la sicurezza nel Mediterraneo», ha sottolineato di Maio. Sul dossier libico tra Italia e Francia «c’è convergenza» ha confermato Le Drian. «Siamo sulla stessa linea entrambi — ha concluso — e questo è molto importante anche per la sicurezza nel Mediterraneo». Il capo della diplomazia francese ha poi affermato che «il futuro del Paese non deve essere oggetto di strumentalizzazioni da parte di potenze esterne», ribadendo la determinazione «nel far rispettare gli impegni assunti alla conferenza di Berlino».