Perdono e riconciliazione

Saper ascoltare per poi parlare

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25 maggio 2020

«Così anche noi,
pur essendo molti, siamo un solo
corpo in Cristo e,
ciascuno per la sua parte,
siamo membra gli uni degli altri»
(Rm 12, 5)

«Dio vide quanto aveva fatto,
ed ecco, era cosa molto buona»
(Gn 1, 31)

Dio ha creato gli uomini a sua immagine ed eppure gli uomini sono vari e diversi. Nella sua varietà e diversità ognuno è comunque creato a immagine di Dio e amato da Dio. Dio contempla tutto ciò che ha fatto e vede che tutto ciò che ha fatto è molto buono.

Quando Dio contempla il mondo, e gli uomini in esso, Egli guarda con uno sguardo di amore. In questo volume Diversi e uniti leggiamo le riflessioni del Santo Padre sulle relazioni umane: relazioni tra persone create a immagine di Dio. Molto spesso le relazioni umane sono cariche di difficoltà che conducono a separazioni. Questo Diversi e uniti perché gli esseri umani, benché fatti a immagine di Dio, sono fallibili e sono caduti nel peccato. Inoltre nel nostro peccato perdiamo l’abilità di guardarci a vicenda con il perfetto amore con cui Dio ci guarda. Nelle relazioni possiamo dare il meglio di noi, ma possiamo dare anche il peggio.

Il mio fratello in Cristo, Papa Francesco, pone davanti a noi nelle sue parole la promessa dell’amore e della misericordia divini: l’amore che Dio ha per il suo popolo e l’invito che Dio rivolge a ciascuno di noi di essere in relazione con Lui.

Le relazioni umane più belle e più fruttuose sono quelle che sono fondate sull’amore che Dio ha per noi. Nella sua riflessione sulla storia del giovane ricco, Papa Francesco ci ricorda che quando Gesù ha rivolto il suo sguardo verso il giovane lo ha amato. San John Henry Newman, come il Papa fa notare, rifletteva sul fatto che le discussioni che abbiamo tra di noi riguardano più spesso il nostro atteggiamento vicendevole, piuttosto che il merito della questione su cui stiamo discutendo. Se possiamo guardarci gli uni e gli altri con amore, come Gesù ha guardato il giovane ricco, allora la nostra relazione con l’altra persona sarà incomparabilmente più ricca. Se anzitutto chiediamo scusa, diventiamo capaci di perdonare; se anzitutto ascoltiamo, a maggior ragione diventiamo capaci di parlare. Il fallimento delle relazioni umane attraverso il peccato, la sete di potere, e l’incapacità o la non disponibilità ad amare, ad ascoltare, a chiedere scusa e a perdonare, spesso trabocca nel fallimento delle relazioni tra gruppi di persone e tra nazioni. Il risultato può essere catastrofico, come dimostra la nostra storia umana, attraverso tragedie come la guerra e le migrazioni forzate. Nella loro Dichiarazione congiunta Papa Francesco e il Patriarca Ecumenico, Sua Santità Bartolomeo I, hanno affermato: «Siamo profondamente convinti che non le armi, ma il dialogo, il perdono e la riconciliazione sono gli unici strumenti possibili per conseguire la pace». Tuttavia, in quanto esseri umani creati a immagine di Dio, siamo tutti legati insieme in relazione. Incombe su ciascuno di noi la missione per la riconciliazione tra i popoli e per la riconciliazione tra gli esseri umani e Dio.

Sono molto grato della mia amicizia con Papa Francesco e dell’impegno che condividiamo nel ministero della riconciliazione. C’è molto da imparare dalle sue parole e dai suoi scritti contenuti in questo libro.

La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

di Justin Welby
Arcivescovo di Canterbury