Cinque morti, colpita l’area vicina alla residenza dell’ambasciatore italiano

Razzi di Haftar su Tripoli

Lebanese army reinforcements arrive in the northern port city of Tripoli on April 28, 2020, during ...
08 maggio 2020

S’infiamma lo scenario libico. Almeno cinque persone sono morte e un numero imprecisato ferite nell’attacco lanciato nella tarda serata di ieri dalle forze del generale Khalifa Haftar a Tripoli, nell’area intorno alla residenza dell’ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Buccino Grimaldi. Lo riportano i media internazionali, che citano una fonte governativa.

Fonti di stampa riferiscono che, sempre ieri sera, altri razzi hanno colpito l’area intorno all’aeroporto internazionale di Mitiga e il porto marittimo, senza fare vittime. «L’Italia condanna con la massima fermezza l’ennesimo attacco delle forze haftariane contro civili» si legge in un comunicato della Farnesina.

Intanto, il presidente del governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale, Fayez al-Serraj, ha criticato oggi la missione Ue in Libia (Irini). «L’obiettivo primario dell’operazione Irini è fare rispettare l’embargo Onu contro l’invio di aiuti militari stranieri in Libia. La sua area d’operazione è il mare Mediterraneo. Ma ai nostri nemici le armi e munizioni arrivano principalmente via terra e aria. Questa è, in breve, la nostra obiezione: i nostri porti saranno controllati, le nostre truppe penalizzate, mentre gli scali di Haftar saranno liberi di ricevere ogni aiuto e le sue milizie di utilizzare qualsiasi tipo di rinforzo militare» ha detto al-Serraj in un’intervista al «Corriere della sera». Il primo ministro nega la possibilità di riprendere i negoziati: «Non siamo più disponibili a parlare con Haftar. È responsabile di un colpo di Stato vile. Non deve sedere al tavolo delle trattative». Proprio ieri il Bundestag aveva approvato la missione Irini, confermando la partecipazione delle truppe tedesche.