Il Brasile secondo solo agli Stati Uniti per numero di contagi

Più di 40.000 morti in America Latina e Caraibi

A supporter of Brazil's President Jair Bolsonaro wearing a face shield attends a protest against ...
25 maggio 2020

Sono più di 40.000 le persone che in America Latina e nei Paesi caraibici, fino a oggi, hanno perso la vita per cause riconducibili al covid-19. Il bilancio delle vittime nella regione è raddoppiato in due settimane, dato che ha portato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), venerdì della scorsa settimana, a dichiarare l’America Latina il nuovo epicentro globale della pandemia.

Nella regione, il Brasile, con 22.666 morti e 363.211 casi confermati, è di gran lunga il Paese più colpito dalla pandemia. Nella graduatoria relativa ai contagi è infatti il secondo Paese al mondo dopo gli Stati Uniti. In America Latina è seguito, nel numero di positivi, dal Perú, con circa 120.000 casi e 3.456 decessi, dal Cile, con poco meno di 70.000 infetti e 718 vittime e dal Messico con 68.620 positivi e secondo Paese della regione per numero di decessi, 7.394.

Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ieri, nonostante il disastro sanitario in cui versa il suo Paese, ha partecipato a una manifestazione con i suoi sostenitori, sfidando gli standard di protezione e le misure di distanziamento sociale per evitare la diffusione del virus. Il capo dello Stato, da sempre contrario alle regole di confinamento stabilite dalla maggior parte delle autorità locali in Brasile, è apparso davanti al palazzo presidenziale, nella capitale Brasília, con una maschera bianca sul viso. Ma l’ha tolta rapidamente per salutare la folla, stringere la mano e abbracciare i suoi sostenitori e addirittura prendere sulle spalle alcuni bambini.

Come nel resto del mondo anche in America Latina l’economia sta subendo danni gravissimi a causa della pandemia. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e la Commissione economica per l’America Latina (Cepal), la crisi economica portata dal covid-19, che va ad aggiungersi alle grandi difficoltà preesistenti nella maggior parte dei Paesi latinoamericani, dovrebbe causare quest’anno 11,5 milioni di nuovi disoccupati nella regione.

Intanto a livello politico si registra un’interessante iniziativa dei parlamentari di 10 Paesi latinoamericani che il 28 maggio, in conferenza virtuale, proporranno soluzioni e misure per alleviare le conseguenze della pandemia nella regione. Su iniziativa della presidente della Camera dei deputati del Messico, Laura Rojas, e del suo omologo argentino Sergio Massa, si incontreranno i leader legislativi di Messico, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Uruguay, Panama, Costa Rica e Cuba. «L’attuale pandemia è la più grande sfida finora del XXI secolo; un’emergenza che non ha confini, una crisi globale senza precedenti, il cui impatto ha sconvolto le sfere economiche, politiche e sociali», ha spiegato Rojas, aggiungendo che i singoli Congressi dovrebbero collaborare «con l’obiettivo di rafforzare i legami e i meccanismi di cooperazione per proteggere le proprie popolazioni».