Il Premio Orbil 2020 a «Il chiosco» di Anete Melece

Per uscire da ciò che intrappola

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04 maggio 2020

«La giovane e talentuosa autrice lettone è riuscita nella difficile impresa di raccontarla nuovamente utilizzando un altro linguaggio espressivo. Il risultato è un albo che, attraverso un impianto visivo fresco e raffinato, racconta una storia di solitudine, di gabbie che intrappolano, di viaggi e inaspettate seconde possibilità. Un omaggio alle edicole, presidi dell’informazione, luoghi ricchi di fascino». Così si legge nella motivazione del Premio Orbil 2020 (attribuito dall’Associazione Librerie indipendenti ragazzi), vinto quest’anno per la categoria albi illustrati da Il chiosco (Milano, Jaca Book 2019, pagine 40, euro 14, traduzione di Alba Zara) di Anete Melece, delicata e coloratissima storia di speranza. Olga lavora in un chiosco, tra giornali e riviste di ogni tipo, biglietti della lotteria, caramelle e bibite. Olga conosce bene i suoi clienti: il signore che fa jogging acquista una bottiglietta d’acqua naturale tutti i giorni alle 10.35 in punto; una mamma chiede sempre lo stesso lecca-lecca per calmare il pianto della sua piccola; una donna sfortunata in amore cerca consigli in qualche rivista patinata; un uomo con gli occhiali da sole scuri legge l’oroscopo e si rifugia nei biglietti della lotteria; qualcuno invece vuole solo fare due chiacchiere. Per tutti Olga ha una parola gentile, per tutti ha tempo per ascoltare. Ma ogni tanto, di sera, Olga è triste: dorme nel chiosco, ci è letteralmente cresciuta dentro e, a furia di mangiare caramelle, non riesce più a uscirne. Chiusa lì dentro, si addormenta sfogliando riviste di viaggio e si consola con le immagini di romantici tramonti. Un giorno però capita un piccolo incidente a rompere la monotonia; un piccolo incidente che apre nuovi orizzonti, dando il via a un lungo viaggio. E a una nuova vita. Il libro nasce dal breve film di animazione The Kiosk, pluripremiato in tutto il mondo, che Anete Melece ha realizzato nel 2013.