PER LA CURA DELLA CASA COMUNE
I movimenti cattolici per il clima e la Settimana «Laudato si’»

Opportunità per ricominciare

Foto Laudato si.jpg
19 maggio 2020

«L’attuale crisi è un’opportunità per ricominciare da capo e assicurarsi che il mondo post-emergenza sia sostenibile e giusto. La Laudato si’ ci insegna che “tutto è connesso” e, tragicamente, questa catastrofe sanitaria ha molto in comune con la catastrofe ecologica. La Laudato si’ ci aiuta a dare forma al mondo che sorgerà al termine della pandemia»: è quanto scrivono i promotori della Settimana Laudato si’, patrocinata dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, il cui tema è «Tutto è connesso», in occasione del 5° anniversario dell’enciclica di Papa Francesco sulla cura della Casa comune. Alla Settimana, che si concluderà domenica 24 maggio, sono chiamati a prendere parte i cattolici di tutto il mondo con seminari formativi online, interattivi e collaborativi che riguardano l’eco-spiritualità, la sostenibilità, la mobilitazione e l’azione sociale. Sono migliaia le persone dalle Filippine al Messico, dagli Stati Uniti all’Europa, che hanno risposto con svariate iniziative all’invito del Papa. In un videomessaggio del 3 marzo scorso, il Santo Padre ha incoraggiato i fedeli a partecipare e a pensare al futuro della nostra casa comune. «Che tipo di mondo vogliamo lasciare a quelli che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?». A partire da questa domanda il Papa ha rinnovato il suo appello urgente a «rispondere alla crisi ecologica, il grido della terra e il grido dei poveri non possono più aspettare. Prendiamoci cura del creato, dono del nostro buon Dio creatore» e ha esortato tutti a celebrare insieme la Settimana

«Mentre le persone ovunque cercano speranza — ha dichiarato Tomás Insua, direttore esecutivo del Movimento cattolico mondiale per il clima (Global Catholic Climate Movement, Gccm) — i cattolici di tutto il mondo si uniscono per pregare, riflettere e prepararsi a costruire un mondo migliore. In tempi difficili», come quelli contrassegnati dalla pandemia, «ci uniamo in solidarietà e scopriamo la speranza nella fede, di cui la nostra Casa comune ha urgentemente bisogno».

Gli insegnamenti dell’enciclica sono particolarmente rilevanti nel contesto della pandemia di coronavirus che direttamente o indirettamente ha colpito milioni di persone in tutto il pianeta. «La pandemia — ha sottolineato don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana — ha colpito dovunque e ci insegna come soltanto con l’impegno di tutti possiamo rialzarci e sconfiggere anche il virus dell’egoismo sociale con gli anticorpi di giustizia, carità e solidarietà. Per essere costruttori di un mondo più giusto e sostenibile, di uno sviluppo umano integrale che non lasci indietro nessuno. In particolare, questa pandemia può essere una opportunità di radicare nel nostro futuro il valore della fraternità».

Per il Gccm, la Laudato si’ offre la visione per costruire un mondo più giusto e sostenibile e per questa ragione ha promosso, nei giorni scorsi, un corso online di formazione per animatori Laudato si’ rivolto a tutti coloro che avvertono il desiderio di animare le proprie parrocchie, come «risposta alla chiamata della Chiesa a prendersi cura del Creato». Per il movimento cattolico, si tratta di un’occasione per rafforzare la propria fede, conoscere meglio la crisi climatica e le sue soluzioni ed entrare in contatto con una vivace comunità online. Gli animatori Laudato si’, formati dal Gccm in tutto il mondo, sono circa 1.500, distribuiti su 73 Paesi nei cinque continenti. In Italia la rete conta circa 150 animatori. Nel corso degli incontri online, gli animatori hanno pregato insieme, ricevuto formazione specifica su diversi ambiti, condiviso le esperienze e ricevuto un coordinamento per attivarsi sulle iniziative globali.

«Tutti noi del Movimento cattolico mondiale per il clima — scrivono i responsabili — preghiamo per chi soffre a causa di malattie e incertezza. Siamo solidali con tutti coloro che sono stati colpiti dal virus e restiamo tutti uniti nell’amore e nella preghiera per i più vulnerabili».

Ma se provassimo a pensare alla pandemia di covid-19 come ad un’occasione? «Un’occasione per ripartire in modo diverso. Per intraprendere finalmente la strada della giustizia sociale ed ambientale»: è proprio questo l’obiettivo della campagna #indietrononsitorna di Greenaccord onlus, associazione nata nel 2003 per stimolare l’impegno di tutti sul tema della salvaguardia ambientale, e rafforzata nei suoi intenti dall’enciclica Laudato si’. «Il covid-19 — spiega al nostro giornale Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord — ha messo in evidenza quanto la natura possa influenzare la vita di ognuno di noi. E, se il rapporto uomo-natura non è corretto, le conseguenze possono essere devastanti. Durante l’inattività dovuta alla pandemia, è risultato evidente, ad esempio, che con la riduzione del traffico e delle attività lavorative, l’aria si ripulisce e la natura riprende il proprio spazio. Noi, come associazione, denunciamo da anni l’insostenibilità dell’attuale sistema globale basato sui consumi». Un sistema, secondo Cauteruccio, che «distrugge l’ambiente, e non si preoccupa minimamente dell’impatto negativo sulla vita delle persone, in particolare di chi vive nei Paesi in via di sviluppo. Per questo, con la nostra campagna #indietrononsitorna — prosegue — vogliamo rimarcare che è giunto il tempo del cambiamento, che il futuro va costruito su altre basi, che occorre una “conversione ecologica” dagli attuali modelli produttivi ad altri più inclusivi e generativi che tengano in dovuto conto le fragilità del creato».

La campagna di Greenaccord, inoltre, intende lanciare l’annuale Forum internazionale dell’informazione per la salvaguardia della natura che si terrà, per la prima volta, online, il prossimo ottobre. Ancora una volta il tema sarà #indietrononsitorna, e sarà dedicato proprio alle fragilità. Arrivata alla sua sedicesima edizione, anche l’iniziativa firmata Greenaccord si trova quest’anno a fare i conti con le restrizioni dettate dalla pandemia.

Per ricordare l’anniversario dell’enciclica, anche le comunità Laudato si’, promosse dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, hanno proposto un evento online sul pensiero del Papa, dal titolo: «Una lettura ragionata per un’azione concreta». Presenti nel territorio italiano in una trentina di città operano nello spirito dell’enciclica e in omaggio all’opera di Francesco d’Assisi. L’evento online è disponibile fino a domenica prossima su YouTube ed è resa accessibile attraverso il portale ufficiale www.comunitalaudatosi.org. A ragionare sui sei capitoli dell’enciclica sono scienziati, attivisti e voci del mondo della fede e della cultura.

di Francesco Ricupero