Per il loro impegno nella difesa della parità di genere

L’Onu premia due donne caschi blu

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27 maggio 2020

Per la prima volta il premio che, ogni anno, le Nazioni Unite assegnano a chi tra i caschi blu si è distinto per la difesa della parità di genere è andato, pari merito, a due donne: una è impegnata nella missione Onu nella Repubblica Centrafricana e la seconda ha appena terminato il suo impegno nel Sud Sudan. A ottenere il riconoscimento sono state Carla Monteiro de Castro Araujo, ufficiale della marina brasiliana, e Suman Gawani, maggiore dell’esercito indiano. Quest’anno, a causa della pandemia, il premio sarà consegnato dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, con una cerimonia virtuale nella Giornata internazionale dei caschi blu il 29 maggio. Creato nel 2016, il Premio militare dell’anno per la difesa dell’uguaglianza di genere riconosce la dedizione e gli sforzi di peacekeeper nel promuovere i principi della risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza Onu sulle donne, la pace e la sicurezza nel contesto delle operazioni di pace.

«Questo premio è il riconoscimento del lavoro di squadra che coinvolge la forza Minusca (la missione Onu in Repubblica Centrafricana) e la componente civile», ha detto il comandante Monteiro de Castro Araujo all’annuncio della notizia del premio a lei assegnato. «È molto gratificante per me e per la missione vedere che le nostre iniziative stanno dando i loro frutti», ha aggiunto. Da parte sua il maggiore Gawani ha espresso soddisfazione nel vedere riconosciuto il suo impegno. «Qualunque sia la nostra funzione, posizione o rango — ha osservato Gawani — è nostro dovere come peacekeeper adottare un approccio di genere nel nostro lavoro, nelle nostre interazioni con i nostri colleghi e con le comunità».

La motivazione dei premi riconosce al comandante Monteiro de Castro Araujo, consigliere militare per l’uguaglianza di genere e la protezione presso il quartier generale della forza Minusca dall’aprile 2019, come durante il suo servizio abbia istituito e guidato un programma di formazione completo sulle questioni di genere e protezione. Come risultato dei suoi sforzi, la missione Onu ha aumentato significativamente il numero di punti di riferimento per la protezione delle donne e dei bambini. Araujo ha inoltre contribuito ad aumentare le pattuglie impegnate a difendere l’uguaglianza di genere nelle comunità locali passate da 574 a quasi 3.000.

Gawani è stata premiata per il suo impegno nell’ambito della Unmiss (la missione Onu a protezione della popolazione civile in Sud Sudan) e per aver fatto da mentore a più di 230 osservatori militari delle Nazioni Unite sulla violenza sessuale legata ai conflitti e garantito la presenza di osservatori militari in ciascuna delle squadre del settore della Missione. Fornendo supporto, mentoring, consulenza e leadership, ha contribuito a creare un ambiente favorevole alle operazioni di peacekeeper. Ha anche addestrato le forze governative sud sudanesi e li ha aiutati a lanciare il loro piano d’azione sulla violenza sessuale legata ai conflitti. Di due «potenti modelli di ruolo» ha parlato il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres congratulandosi con i due ufficiali per i loro premi. «Attraverso il loro lavoro, hanno portato nuove prospettive e contribuito a costruire la fiducia tra le comunità che serviamo», ha detto. Guterres ha poi sottolineato come al momento i caschi blu siano coinvolti nel contrasto alla diffusione del covid-19, dichiarando che «tutti i peacekeeper continuano a servire sotto la bandiera dell’Onu la causa della pace, in condizioni rese ancora più difficili dal covid-19. Grazie a loro, gli sforzi per la pace non vacillano, nonostante il virus, che stanno aiutando a combattere».

di Anna Lisa Antonucci