Per la decisione di Israele di annettere parti della Cisgiordania

Abbas annuncia la fine degli accordi di Oslo

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Afp)
20 maggio 2020

Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha annunciato oggi la fine degli accordi con Israele e Stati Uniti dopo gli ultimi annunci del governo israeliano di voler procedere alle annessioni unilaterali di parti della Cisgiordania. «L’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina, ndr) e lo Stato di Palestina — ha detto Abbas in una riunione della leadership palestinese, confermando precedenti dichiarazioni — a partire da oggi si sentono svincolati da tutti gli accordi e le intese con gli Stati Uniti e Israele e da tutti gli obblighi che da essi derivano, compresi quelli di sicurezza».

Nel corso della riunione di emergenza svoltasi a Ramallah, Abbas ha tuttavia ribadito «l’impegno palestinese per la realizzazione di una soluzione del conflitto basata sulla soluzione dei due Stati» con la disponibilità palestinese «ad accettare la presenza di una parte terza lungo i confini» tra i due Paesi. Questo «a patto che i negoziati per raggiungere questo obiettivo si svolgano sotto auspici internazionali (il Quartetto: Usa, Ue, Onu e Russia) e attraverso una Conferenza di pace internazionale basata sulla legittimità internazionale». Il presidente palestinese ha dettagliato nel suo discorso le accuse al piano di pace del presidente Trump e ad Israele definito «potenza occupante».

Il sostegno ai progetti del governo israeliano per l’annessione unilaterale di parti della Cisgiordania è stato espresso di recente dal segretario di stato Usa Mike Pompeo. Questi ha detto chiaramente che la decisione «spetta agli israeliani» e che gli Stati Uniti si limiteranno ad assistere il governo in queste operazioni.

Il piano del nuovo governo israeliano di annettere circa il 30 per cento dei territori della Cisgiordania si basa sul piano per il Medio oriente elaborato dal presidente Trump.

Ieri Benny Gantz, leader del partito Bianco e Blu e attuale ministro della difesa israeliano ha dichiarato: «Manterremo la nostra potenza anche per difendere l’opportunità regionale di far avanzare il piano di pace di Trump, in tutte le sue componenti».

Contro le annessioni unilaterali israeliani si è invece espressa l’Unione europea. L’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, ha detto che i Paesi Ue «non riconosceranno alcuna modifica delle frontiere del 1967 se non concordata da israeliani e palestinesi». Israele e la Ue «condividono stessa storia, valori, interessi e opportunità ed entrambi fronteggiano minacce» ha ricordato ieri il ministro Gabi Ashkenazi nel momento del suo insediamento. «Ci aspettiamo un dialogo significativo con i nostri alleati in Europa».